La magia della poesia: un incontro tra emozioni e radici nella biblioteca Malaspina di Varzi

VARZI Un pomeriggio intenso e ricco di emozioni ha animato la Biblioteca Comunale Malaspina di Varzi, dove si è svolto un evento dedicato alla poesia e all’ispirazione di due autori straordinari: Alda Merini e Gianni Pollini. L’incontro, curato da Rosa Gemma Piazzardi e dallo stesso Pollini, è stato un viaggio tra felicità e dolore, elementi profondamente intrecciati nelle opere dei due poeti.

L’evento si è aperto con un toccante tributo a Gianni Sacco, poeta varzese, la cui poesia “Staffora”, recitata da Nanni Prandi nel dialetto locale, ha emozionato il pubblico, ricordando il valore della lingua e delle tradizioni del territorio. A seguire, la professoressa Rosella Piazzardi ha offerto un approfondimento sulla vita e l’opera di Alda Merini, una figura unica nel panorama poetico italiano. Le sue parole, dense di sensibilità e profondità, sono state rese ancora più vive dalla lettura di alcune poesie da parte di Cristina Guardamagna.

Un momento speciale è stato dedicato a Gianni Pollini, che ha presentato il suo nuovo libro di poesie, “A capo e altrove”. Con grande trasporto, l’autore ha condiviso il suo mondo interiore e le emozioni racchiuse nei suoi versi. Tra le poesie più toccanti, “Canto dell’appartenenza” ha saputo evocare un forte legame con la terra d’origine, ricordando quanto la poesia possa rafforzare il senso di appartenenza alle proprie radici.

Oltre alla bellezza delle parole, l’incontro ha avuto anche un’importante finalità solidale. Gianni Pollini ha infatti scelto di devolvere il ricavato della vendita del suo libro alla Fondazione San Germano, sostenendo progetti educativi e ricreativi per gli ospiti della struttura.

L’atmosfera dell’evento è stata carica di emozioni, tra riflessioni profonde e il piacere della condivisione poetica. Un pomeriggio che ha lasciato il segno, ricordando quanto la poesia possa essere uno strumento potente per esprimere sentimenti, raccontare storie e avvicinare le persone alla propria identità culturale.

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