Agricoltori pavesi in prima linea nella mobilitazione Coldiretti a Parma per difendere la salute dei cittadini e il futuro dell’agricoltura

PAVIA Ventimila agricoltori della Coldiretti, giunti da tutta Italia, si sono riuniti a Parma per difendere la salute dei cittadini e il futuro dell’agricoltura. Tra loro, una numerosa delegazione pavese guidata dal Presidente di Coldiretti Pavia, Silvia Garavaglia, e dal Direttore provinciale, Antonio Tessari. Un grande corteo pacifico, guidato dal Presidente nazionale Ettore Prandini e dal Segretario generale Vincenzo Gesmundo, è partito dal Parco 1° Maggio per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare.

L’ente, con sede proprio nella città ducale, è incaricato di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti, alcuni dei quali sollevano preoccupazioni per la tutela della Dieta Mediterranea e delle eccellenze agroalimentari italiane. Per questo, insieme alle bandiere gialle della Coldiretti, sventolavano anche quelle dell’Unione Europea, a testimoniare il sostegno a un’Europa più coraggiosa e vicina alle esigenze dei cittadini. Tra gli slogan esposti dai manifestanti si leggevano messaggi come “Cibo dalle campagne, non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie” e “L’Europa ci serve come il pane”.

La protesta ha posto l’accento sulla necessità di un’Europa che non si pieghi alle lobby e alle multinazionali, ma che tuteli l’identità agricola dei singoli Stati e riduca la burocrazia che penalizza gli agricoltori. Coldiretti ha voluto ribadire l’importanza di approfonditi studi clinici e preclinici prima di autorizzare i cibi cellulari e di fermentazione di precisione, incluse le richieste presentate prima del 1° febbraio 2025. Un tema che tocca da vicino l’intera popolazione: secondo un’indagine Noto Sondaggi 2024, sette italiani su dieci si dichiarano contrari al consumo di carne, latte e altri cibi prodotti in laboratorio, una percentuale in crescita dell’8% rispetto al 2023.

“Siamo arrivati numerosi anche dalla Provincia di Pavia – ha dichiarato Silvia Garavaglia – per chiedere un’Europa più coraggiosa, che dia risposte concrete per sostenere il lavoro degli agricoltori e garantire la salute dei cittadini. È fondamentale che ci sia trasparenza su ciò che arriva sulle nostre tavole, sui cibi ultra-formulati e su quelli cellulari prodotti in laboratorio”.

Oltre ai tantissimi agricoltori, in piazza erano presenti i gonfaloni di oltre mille comuni italiani, tra cui quello di Pollica, simbolo della Dieta Mediterranea e patrimonio UNESCO, rappresentato dal sindaco Stefano Pisani. Hanno partecipato anche numerose associazioni di categoria come Codacons, Adusbef, Federbio, Fipe e Natura Sì, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni agricole europee Asaja dalla Spagna e Fnb dalla Francia.

A supportare la mobilitazione c’è stata anche la campagna digitale #facciamoluce, che punta a sensibilizzare i consumatori sui potenziali rischi dei nuovi alimenti e a promuovere un’alimentazione consapevole, radicata nella tradizione agricola italiana. Attraverso simbolici sticker a forma di lampadina e contenuti informativi mirati, l’iniziativa invita a riflettere su ciò che arriva sulle nostre tavole e a dar voce ai dubbi sollevati dalla comunità scientifica.

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