BRONI – Garantire i servizi essenziali alla cittadinanza senza gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie: è questo l’obiettivo del Comune di Broni per il prossimo bilancio di previsione. Le linee guida, approvate nei giorni scorsi dai rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL, tracciano un percorso che punta a salvaguardare settori cruciali come il sociale, la sicurezza, la manutenzione e la tutela del territorio, la scuola, la cultura e il volontariato. E tutto questo senza aumentare le tariffe per i servizi a domanda individuale.
Un traguardo tutt’altro che scontato, vista la crescente pressione economica che grava sugli enti locali. Anche Broni, come tutti Comuni della zona e la maggior parte dei Comuni della provincia di Pavia, adotterà l’aliquota unica dello 0,8% per l’addizionale Irpef, un adeguamento necessario per garantire il supporto a chi ha più bisogno. Parallelamente, l’amministrazione comunale ha deciso di innalzare la soglia di esenzione per questa imposta, portandola da 13.000 a 15.000 euro, per alleviare l’impatto sui redditi più bassi.
«I sindacati – spiega il sindaco Antonio Riviezzi – hanno pienamente compreso le difficoltà che stiamo affrontando, acuite nell’ultimo anno. I costi energetici, aumentati del 30% in pochi mesi, hanno avuto effetti a catena su tutte le forniture. A ciò si aggiungono il forte incremento delle rette per i minori in comunità educative su disposizione del Tribunale e le maggiori spese per il sostegno scolastico, oltre alla riduzione di circa 70.000 euro nei trasferimenti statali del Fondo di solidarietà. Queste sfide ci hanno costretto a scelte difficili per mantenere in equilibrio i conti comunali, continuando a contenere l’indice di indebitamento e la spesa corrente».
Nonostante il quadro complesso, l’amministrazione ha scelto di non ridurre i servizi essenziali. «Purtroppo – prosegue Riviezzi – l’adeguamento all’aliquota unica era inevitabile. L’alternativa sarebbe stata tagliare servizi, una decisione che avrebbe avuto conseguenze ancora più impattanti per la comunità».
Il capogruppo di maggioranza, Edoardo Depaoli, sottolinea il valore delle scelte fatte: «Questo bilancio è il frutto di un confronto approfondito e condiviso all’interno della maggioranza, che ha messo al centro la tutela dei servizi. In un momento così critico, dobbiamo assicurarci che nessuno venga lasciato indietro e che la città continui a contare su ciò che è indispensabile per il benessere collettivo».
«Valutiamo positivamente l’attenzione che il Comune di Broni ha riservato a temi fondamentali per il sindacato – commenta Fabio Catalano Puma, segretario generale di CGIL Pavia – quali il lavoro, l’ambito sociosanitario e l’emergenza abitativa, affrontata mettendo in campo un numero significativo di alloggi popolari. Il contesto è decisamente complesso: da un lato crescono i bisogni e le fragilità, dall’altro la politica nazionale ha scelto di ridurre i trasferimenti agli enti locali. In questa situazione, è significativo che si sia scelto di mantenere tutti i servizi senza aumentare le tariffe di quelli a domanda individuale, dimostrando un’importante attenzione verso chi ha più bisogno».