Lunedì 11 novembre torna la Fiera di San Martino di Godiasco

GOSIASCO C’è chi sposta le date, come nel caso del 4 novembre che viene festeggiato il 3 solo perchè cade di domenica e chi invece segue l’onda della tradizione. E’ il caso della fiera di San Martino che si festeggia ogni anno l’11 novembre e che vede da oltre 354 anni Godiasco in festa. Nonostante quest’anno l’11 novembre cada in lunedì, la manifestazione si farà proprio quel giorno. Dunque nessun cambio di data.

“Finalmente lunedì 11 novembre si rinnova la tradizione e si svolgerà la 354a edizione della fiera di San Martino – spiega il vice sindaco Luisella Piedicorcia -. In molti ci hanno chiesto se non ci conveniva festeggiare la domenica precedente o quella successiva ma non si può cambiare la tradizione di una vita di un paese che in quella giornata vive le emozioni più profonde, più storiche, più radicate e più vere. Tutta l’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Riva é operativa da settimane per far sì che, seppur in un giorno lavorativo, non manchi nulla per gustare i piatti della tradizione, per vivere i giochi del passato, per festeggiare la nostra festa di San Martino”.

Come sempre l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Riva ha messo in calendario un nutrito programma: alle 10,30 in piazza Cagnoni si terrà l’inaugurazione. Prevista la presenza di numerosi banchetti con prodotti tipici locali, artigianato e altro, ci saranno poi antichi cestai, gruppi folcloristici, l’esposizione di modellini di macchine agricole, San Martino a Cavallo, la carrozza con i cavalli, i giochi di legno e una parata di cicli d’epoca. Nella piazza della fiera è prevista la presenza di associazioni del territorio e di volontariato, il mercato dei produttori agricoli, l’esposizione di macchine agricole antiche e moderne e la degustazione a cura delle cantine vinicole del territorio. Non mancheranno le prelibatezze con caldarroste e vin brulè con il gruppo degli Alpini di Godiasco mentre la pro loco si occuperà di preparare polenta e salamini e ravioli della tradizione. E i canti popolari con i cori della tradizione.

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