La multinazionale tedesca Huber Se raddoppia la sua presenza a Rivanazzano Terme

RIVANAZZANO TERME La multinazionale tedesca Huber Se, azienda leader a livello mondiale che opera nel settore delle acque di scarico e nel trattamento dei fanghi, raddoppia la sua presenza a Rivanazzano Terme. C’è grande soddisfazione nella località termale per questo risultato che porta Rivanazzano alla ribalta nel settore industriale. Nei giorni scorsi è stato infatti inaugurato un nuovo capannone che va a soddisfare le aumentate esigenze logistiche della sede rivanazzanese della Huber Technology Italia che offre lavoro a 35 dipendenti.

La multinazionale della depurazione in Italia ha due sedi operative: una a Laives, in provincia di Bolzano, ed una a Rivanazzano Terme, strategica per operare sul mercato nazionale. La sede rivanazzanese rappresenta, con i propri uffici commerciali e la propria officina con magazzino ricambi, il vero e proprio cuore operativo della società, dove vengono studiati i progetti, approntate le offerte e fornisce l’assistenza tecnico commerciale. La sindaca di Rivanazzano Terme era presente all’inaugurazione del nuovo capannone che in questo modo potrà soddisfare sempre di più le richiese di mercato.

“La Huber Se è una presenza importante per il nostro comune e per l’intero territorio – afferma la sindaca di Rivanazzano, Alice Zelaschi, che nei giorni scorsi ha preso parte all’inaugurazione del nuovo complesso insieme ai vertici aziendali -. Non posso che essere orgogliosa e compiaciuta quando un’azienda così importante a livello internazionale decide di espandersi e sceglie il nostro comune per farlo, segno evidente che a Rivanazzano le imprese trovano le condizioni ideali non solo per insediarsi ma anche per crescere e, conseguentemente, creare nuovi posti di lavoro. Come amministrazione – conclude Zelaschi -, ovviamente, siamo e resteremo sempre a disposizione di quella imprenditoria capace di portare vero valore aggiunto al territorio. Voglio infine ringraziare il direttore dello stabilimento, Davide Nascimbene, che ha supportato e sostenuto, presso la casa madre, il progetto di sviluppo dello stabilimento rivanazzanese arrivando sino all’ampliamento avvenuto nei giorni scorsi”.

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