“Olivicoltura in Oltrepò: sguardi al passato per sbocchi futuri”: sabato 26 ottobre il convegno a Bagnaria

BAGNARIA Forse in pochi lo sanno. Ma Bagnaria non è solo il paese delle mele e delle ciliegie che ogni anno richiamano centinaia di appassionati in occasione delle due sagre. Infatti a Bagnaria ci sono anche ulivi secolari. Proprio per questo motivo sabato 26 ottobre presso il Salone municipale dalle 13.30 si terrà il convegno conclusivo del progetto Olimpo.

Il progetto, giunto al termine, ha previsto la caratterizzazione del germoplasma olivicolo tradizionale nel territorio dell’Oltrepo pavese promosso dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Il convegno mostrerà i risultati ottenuti, portando interessanti scoperte e studi effettuate durante il progetto, utili a chi vuole sviluppare l’olivicoltura in questa zona del Nord Italia, promuovendo la così detta olivicoltura di frontiera. L’Oltrepo pavese infatti si trova al limite Nord di coltivazione dell’olivo, ma il riscaldamento climatico in corso sembra stia permettendo nuovi impianti e uno sviluppo promettente.

Non è un caso, a Bagnaria in particolar modo nella frazione Livelli, ci sono alcuni degli ulivi pluricentenari che ancora oggi sopravvivono in Oltrepo. L’ulivo è una presenza rara e sorprendente in Oltrepo pavese, siamo in collina e sopra la linea del 45° parallelo Nord, oltre la normale zona di crescita di questa pianta, tipicamente mediterranea (dalla Liguria in giù).

Sono circa 50 gli olivi secolari di Bagnaria. Il convegno. Dopo i saluti istituzionale dal sindaco Mattia Franza, e di Regione Lombardia, co-finanziatore, seguirà la presentazione del progetto Olimpo da parte dei professori Matteo Busconi (Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza) e Graziano Rossi (Università di Pavia). Verrà esplicata l’origine storica con evidenze scientifiche dell’olivo e dell’olivicoltura in Oltrepo. Concluderanno il convegno tre interventi sulle aspettative future dell’olivo e dell’olivicoltura in Oltrepo. In particolare l’agrotecnico Paolo Bazzano presenterà le possibilità di implementazione dell’olivicoltura in Oltrepo Pavese.

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