Grande successo per le sagre autunnali di San Ponzo e Poggio Ferrato

VAL DI NIZZA Autunno tempo di sagre e di successi per l’Oltrepo collinare che domenica ha visto migliaia di turisti provenienti dal pavese e dal milanese affollare le località di Poggio Ferrato, nel comune di Val di Nizza e di San Ponzo, caratteristico borgo nel comune di Ponte Nizza dove sono andate in scena le tradizionali sagre. A Poggio Ferrato si è trattato della 28 edizione della ‘Festa d’Autunno’ organizzata dall’associazione culturale Amici di Poggio Ferrato presieduta da Paolo Casarini con l’aiuto della pro loco di Val di Nizza e del comune. Sono stati cucinati con la polenta oltre 100 chili di salsiccia e altrettanti di stufato.

“E’ stato un grande successo – sottolinea il presidente degli amici di Poggio Ferrato – e per tutta la giornata si sono alternati numerosi visitatori sia nel borgo per ammirare le bancarelle di artigianato e prodotti tipici sia per degustare la polenta. La nota positiva di quest’anno – continua Casarini – è che abbiamo visto tanti giovani animare la nostra festa e questo è sicuramente un bel segnale anche per il futuro”. tanta gente anche a San Ponzo dove è andata in scena l’edizione della ‘San Ponzo in festa d’Autunno’.

L’evento che è stato allietato dalla musica di Danile e Davide e da Marino Castelli. Tanta gente in fila per mangiare polenta e salamino ma anche per le tradizionali caldarroste che nel giro di poche ore sono state prese d’assalto. la manifestazione organizzata dal circolo Anspi ha visto quest’anno anche la preziosa collaborazione degli alpini delle diverse sezioni della Valle Staffora.

“La festa è riuscita nel migliore dei modi – sottolinea Davide Mogni dell’Anspi San Ponzo – nel giro di poche ore tutto quello che avevamo a disposizione è stato letteralmente bruciato via da numerosi visitatori. Sono state servite oltre 600 porzioni di polenta, vin brulé a volontà e un quintale di castagne. La festa è ben riuscita anche grazie alle dimostrazioni della mietitura, della presenza dei trattori d’epoca e al coinvolgimento dei bambini grazie ad una serie di giochi”.

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