Un nuovo retinografo per contrastare il diabete: inaugurato all’ospedale di Varzi

VARZI – Il rilancio dell’ospedale di Varzi passa attraverso un nuovo ambulatorio dedicato alla prevenzione della retinopatia diabetica. Il tutto grazie ad uno strumento, il retinografo, acquistato nei giorni scorsi ed inaugurato ieri, che permette nel giro di tre minuti di avere diagnosi precoci su un problema comune soprattutto negli anziani. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco di Varzi Giovanni Palli, dell’assessore regionale Elena Lucchini, del direttore di Asst Andrea Frignani del direttore sociosanitario Giancarlo Iannello, delle dottoresse Diletta Daffra e Laura Albertazzi.

L’Oltrepo pavese ha una popolazione di circa 146.579 abitanti, tra i quali, il numero di coloro che sono affetti da diabete mellito è stimato in circa 14.657, con una prevalenza pari al 10% (quella registrata in regione Lombardia si ferma al 4,5%). Un dato quindi molto significativo. Le persone affette da diabete presentano un elevato rischio di sviluppare complicanze: tra quelle più frequenti, vi è la retinopatia diabetica, che rappresenta la prima causa di cecità nell’adulto. La direzione socio sanitaria di Asst Pavia, diretta da Giancarlo Iannello, ha messo a punto un progetto che coinvolge i pazienti che afferiscono all’ambulatorio di Diabetologia dell’Ospedale di Varzi – presidio ospedaliero di importanza strategica per la zona dell’Oltrepo montano – di cui è responsabile la dottoressa Diletta Daffra, che prevede l’attivazione di una campagna di prevenzione primaria, attraverso lo screening della retinopatia diabetica, eseguito con retinografo.

L’apparecchio, di ultima generazione permette l’acquisizione di immagini di altissima qualità da parte del personale dell’ambulatorio e l’invio ad uno specialista oculista, che può non essere fisicamente presente, ma refertare da remoto. Quest’ultima attività sarà svolta grazie al supporto della dottoressa Laura Albertazzi. Qualora l’esito dello screening evidenziasse la presenza di patologia, il paziente verrà inserito in un percorso di cura di tipo esclusivamente oculistico, di secondo livello. “Questo è un segnale di attenzione verso l’ospedale di Varzi – ha sottolineato l’assessore Lucchini -. Ma stiamo lavorando per fare molto di più”. Hanno fatto eco le parole di Palli: “Con questa iniziativa abbiamo dato ascolto alle richieste che arrivano dal territorio. Non posso che essere felice per l’inaugurazione di uno strumento così importante”. “Grazie a questo strumento – ha sottolineato la dottoressa Daffra – abbiamo a disposizione un’attrezzatura volta a rendere la vita del paziente più semplice, con diagnosi precoci che permetteranno in pochissimi minuti di monitorare il paziente”.

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