Riaperta la greenway a Ponte Crenna, nel tratto che era stato risucchiato dalla piena dello Staffora

BAGNARIA – Riaperta la greenway nel tratto che era stato risucchiato dal torrente Staffora. Torna dunque completamente percorribile la ciclabile dopo l’evento alluvionale causato dalla fuoriuscita del torrente Staffora che aveva eroso un tratto della pista ciclopedonale in località Ponte Crenna nel Comune di Bagnaria lo scorso 10 marzo. Sono stati realizzati da Regione Lombardia Utr sede di Pavia gli interventi di rifacimento della difesa spondale in pietrame e massi ciclopici e successivamente sono stati ripristinati in queste ultime settimane dai gestori della rete gas e rete acquedotto i relativi sottoservizi.

Realizzati questi interventi la Provincia di Pavia ha dato immediatamente seguito alle opere di ripristino del tratto di pista ciclopedonale oggetto di smottamento che si sono conclusi in questi giorni. La pista in questo tratto al momento rimane sterrata per alcuni metri: in autunno si provvederà all’asfaltatura. Sono stati spesi 90mila euro per ricostruire il tratto franato a Bagnaria e per mettere in sicurezza i tratti ammalorati sempre dalla piena del torrente a Godiasco.

“A nome dell’amministrazione comunale – sottolinea il sindaco di Bagnaria, Mattia Franza – ringrazio Regione per l’intervento di ripristino di difesa spondale e la Provincia che ha stanziato i fondi necessari per il ripristino del tratto di pista ciclopedonale crollato in seguito alla piena del torrente Staffora”.

“Riapriamo la greenway, dopo aver recuperato i gravi danni in seguito all’evento alluvionale – dice il presidente della Provincia, Giovanni Palli – grazie ad un importante operazione di ripristino dell’erosione di un tratto della pista ciclopedonale nonché di ulteriori interventi di difesa spondale e di ripristino dei sottoservizi dell’acquedotto e della rete gas. Abbiamo investito importanti somme per l’esecuzione, in tempi brevi, di un intervento così complesso e, finalmente, possiamo riaprire al transito la greenway”.

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