VOGHERA – “Aiutiamole con ogni mezzo”. Usando un gioco di parole, ma dando vita ad un importante progetto di sensibilizzazione, Asm Voghera Spa scende in campo nell’ambito della propria “mission sociale” per avviare una campagna di comunicazione relativa ad un tema molto importante e, purtroppo, sempre di stretta attualità. La violenza sulle donne è purtroppo un tema che non risparmia età, fasce sociali, territori di riferimento e situazioni contingenti. A volte palese, ma spesso latente, è un problema che si manifesta alla luce del sole quando la vittima decide di rivolgersi a qualcuno per chiedere aiuto o, magari, direttamente alle forze dell’ordine o alle autorità competenti.
L’obiettivo di questa campagna di comunicazione a sfondo sociale è proprio quella di agevolare la potenziale vittima a rivolgersi a persone che possono aiutarla, a cominciare dalle Istituzioni. Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Lombardia hanno attivato un numero verde di pubblica utilità. Il numero 1522, multilingue, è attivo su tutto il territorio nazionale per 24 ore al giorno per tutti i giorni dell’anno. Ha l’obiettivo di orientare le vittime di violenza di genere e stalking e fornire informazioni puntuali all’utenza verso i servizi pubblici e privati presenti su tutto il territorio nazionale.
Questo numero è ben visibile sugli adesivi personalizzati dal settore Comunicazione di Asm Voghera, che saranno posizionati su ogni mezzo aziendale (camion, furgoni e macchine), sia della holding di via Pozzoni, sia delle società controllate Asm Vendita e Servizi e Reti Di. Voghera. L’iniziativa promossa da Asm Voghera ha ottenuto l’adesione sia dell’assessorato alle Pari Opportunità di Regione Lombardia, sia dall’analogo assessorato del Comune di Voghera e può vantare anche il supporto delle principali associazioni cittadine che operano in questo importante settore.
“Esprimo il mio apprezzamento e la mia gratitudine ad ASM Voghera per aver promosso il progetto ‘Aiutiamole con ogni mezzo’ scegliendo di operare in rete con le istituzioni locali e con l’imprescindibile supporto delle associazioni di volontariato impegnate nel contrasto alla violenza di genere.
La lotta alla violenza contro le donne viene realizzata attraverso il potenziamento dei servizi di prevenzione, protezione e assistenza. Per questo la nostra Regione si è dotata di una normativa attenta e ha stanziato risorse importanti, 14 milioni per le 27 reti antiviolenza, promosso campagne comunicative, sottoscritto un Protocollo con l’Ordine degli Avvocati per garantire il gratuito patrocinio e ora ha realizzato interventi finalizzati all’inserimento lavorativo e all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza – sottolinea Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia – Tutto ciò deve però essere accompagnato dalla promozione di un paradigma di valori che sanzioni ogni violenza contro le donne in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo, di contrasto, sostegno e tutela delle donne vittime anche con una strategia di attenzione e di sensibilizzazione che favorisca il diffondersi di una cultura a sostegno dei diritti della persona e del rispetto della donna.
Per questo è necessario anche promuovere ‘con ogni mezzo’ il numero antiviolenza e stalking, perché “NON SEI DA SOLA” significa aiutare le donne per aiutare l’intera comunità”
“Spesso la violenza sulle donne, sia essa fisica o psicologica, avviene nel normale svolgimento della vita quotidiana, magari tra le mura domestiche, senza che nessuno, familiari, amici o vicini, possa accorgersi di nulla. Purtroppo, la paura e la sottomissione della vittima sono spesso decisive per permettere il perpetrarsi della violenza – afferma Paola Garlaschelli, Sindaco di Voghera -. Il Comune di Voghera è sempre in stretto contatto con le forze dell’ordine e con le associazioni che, sul campo, si occupano di questi gravi problemi e siamo sempre pronti a fornire un aiuto concreto a tutte coloro che ce lo chiedono, per consentire a tante donne di poter tornare a vivere una vita normale”.
“La partnership avviata da tempo dal Comune di Voghera e dall’assessorato comunale alle pari opportunità, mediante la creazione di una rete con le realtà e i servizi del territorio, le scuole, l’associazione C.H.I.A.R.A., ha garantito finora, e garantirà in futuro, un supporto a tutte le donne che sono in cerca di aiuto e sono vittime di violenza, spesso nel silenzio e nella discrezione delle mura domestiche – afferma Simona Virgilio, Vicesindaco e Assessore alle pari opportunità del Comune di Voghera –. Il percorso di sensibilizzazione passa soprattutto attraverso le scuole per diffondere sempre di più il messaggio tra gli alunni, che possono confrontarsi anche con le rispettive famiglie, e per educare nella cultura del rispetto fin dalla giovane età. Fornire un aiuto concreto, un posto sicuro e una tutela a queste persone è il primo passo verso un percorso di liberazione da quello che spesso è una situazione di sofferenza e disagio, fatta di violenze e di vessazioni, fisiche, verbali e psicologiche. E’ solo con l’unione di più forze che si riescono a raggiungere dei risultati davvero importanti”.
“La nostra Azienda, da più di un secolo punto di riferimento della Città e del territorio, attraverso la propria mission sociale si occupa spesso di tematiche importanti e attuali, con l’obiettivo di sensibilizzare la pubblica opinione e di mettere a disposizione il proprio know how e le proprie strutture per aiutare enti e associazioni a svolgere il proprio quotidiano impegno – evidenzia Alfonso Mercuri, Amministratore Delegato di Asm Voghera Spa – In questo caso si tratta dei mezzi aziendali nostri e delle società partecipate, ma soprattutto si tratta di supportare un tema molto importante come quello della lotta contro la violenza sulle donne, purtroppo presente anche a Voghera e in Oltrepò Pavese, dove i volontari sono chiamati ad aiutare persone che hanno bisogno di aiuto. Pubblicizzare su larga scala un numero verde sempre attivo e diretto a mettere in contatto le vittime con chi le può concretamente aiutare crediamo che sia il modo migliore per fornire un apporto costruttivo”.