VAL DI NIZZA – Via libera da sabato 1 giugno alla raccolta dei funghi. Ma solo con tesserino e rispettando gli accorgimenti che dovranno essere seguiti per evitare la diffusione della peste suina. La Comunità montana dell’Oltrepo pavese proprio in queste ore ha adottato il regolamento per le annualità 2024-2026 per la raccolta dei funghi epigei. Di fatto non cambiano i prezzi del tesserino giornaliero, mensile e annuale ma la raccolta non sarà consentita durante tutto l’anno ma solamente dall’1 giugno al 15 novembre. Solo i residenti avranno la possibilità di raccogliere funghi nel periodo prima dell’1 giugno e dopo il 15 novembre.
Non solo: ai 10 comuni storici che rientravano nell’area regolamentata, se ne aggiungono tre: Borgo Priolo, Cecima e Montesegale. La raccolta dei funghi è regolamentate nei comuni della zona montana che aderiscono all’iniziativa per la gestione comprensoriale. Nel 2023 erano 10 i comuni dove vigeva l’obbligo di acquisto di apposito tesserino. Oggi sono 13: ovvero Bagnaria, Borgo Priolo, Cecima, Colli Verdi, Godiasco Salice Terme, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Val di Nizza, Varzi e Zavattarello. Il tesserino per la raccolta funghi, acquistabile anche nei negozi convenzionati oltre che nei Comuni che aderiscono all’iniziativa, ha un costo di 10 euro il giornaliero, 30 euro il mensile e 80 euro quello annuale.
Se il tesserino annuale viene acquistato entro il 30 giugno il costo sarà di solo 60 euro. I proprietari e gestori di boschi potranno raccogliere funghi tutti i giorni pagando comunque un tesserino annuale di 15 euro. Il coniuge e i famigliari fino al terzo grado di parentela in linea diretta e collaterale potranno accedere a questa agevolazione. I coltivatori diretti hanno la possibilità di andare a funghi tutti i giorni pagando sempre un tesserino annuale di 15 euro. Per tutti gli altri soggetti, la raccolta dei funghi è consentita solamente tre giorni alla settimana e più precisamente di mercoledì, sabato e domenica. La raccolta dovrà essere effettuata in contenitori rigidi o di tela, purché siano permeabili, che consentano cioè la dispersione delle spore, e può avvenire fino ad un massimo di 3 chili al giorno.
E’ invece vietato l’uso dei sacchetti di plastica. La raccolta è vietata nelle aree di rimboschimento fino a quando non saranno trascorsi almeno 15 anni dalla messa a dimora delle piante. Il raccoglitore di funghi ha l’obbligo di tenere ben visibile il tesserino di autorizzazione. Le sanzioni per chi andrà nei boschi senza tesserino variano da 50 a 100 euro. Ma bisogna anche rispettare le norme relative alla peste suina. Che rimangono invariate rispetto allo scorso anno. Quindi per gli escursionisti e ricercatori di funghi è obbligatorio effettuare il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo delle escursioni; in particolare occorrerà provvedere al prelavaggio delle suole delle scarpe. Ma non finisce qui: gli automezzi privati utilizzati per approssimarsi al luogo di effettuazione delle attività devono essere parcheggiati esclusivamente in prossimità delle strade asfaltate o su aree appositamente dedicate a parcheggio. E’ vietato parcheggiare nei prati o in aree dove sia presente della vegetazione.