VOGHERA Non ci sono più le mezze stagioni: l’espressione un po’ trita delle conversazioni sul meteo sta diventando una realtà. La conferma che stiamo attraversando un’epoca di profondi cambiamenti climatici viene da due generazioni di meteorologi italiani, Mario e Andrea Giuliacci ospiti presso il Circolo ‘Il Ritrovo’ del Lions Club Voghera “Castello Visconteo”, presieduto da Gladys Lucchelli. Hanno cercato di dare delle spiegazioni il colonello Mario Giuliacci che da fine anni ’90 sulle reti Mediaset ha raccontato agli italiani le previsioni del tempo, sostituito da una quindicina di anni dal figlio Andrea, docente come il papà di fisica dell’atmosfera alla Bicocca di Milano.
“Tra meteo e clima c’è una bella differenza – hanno spiegato i Giuliacci – e non possiamo farci ingannare dalla neve di fine marzo. Che ci sia in atto una crisi climatica lo dimostrano tutti i dati e proprio il nostro Mediterraneo è considerato un hot-spot. Insomma, una delle aree del pianeta dove, per ragioni soprattutto fisico-geografiche, ma anche umane, il global warming corre più veloce della media, determinando impatti più forti sugli ecosistemi e sugli insediamenti della popolazione”. Parlando del Nord Italia hanno spiegato come
“Dopo l’autunno, anche l’inverno meteorologico (dicembre-gennaio-febbraio) è riuscito a guadagnarsi un primato a livello nazionale: mai, in oltre 60 anni di raccolta dati, la stagione invernale nel nostro paese era stata così mite. Temperature medie insolitamente alte cui sicuramente ha contribuito il mese di febbraio, davvero eccezionale dal punto di vista termico: per l’Italia, e il Nord in particolare, è stato di gran lunga il febbraio più caldo dell’intera serie storica, caratterizzato da temperature medie vicine a quelle tipiche di marzo”.