RIVANAZZANO TERME – Questa mattina, in occasione della giornata mondiale dell’acqua ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, l’Amministrazione comunale ha inaugurato la “Casetta dell’acqua” posta in Piazza Papa Giovanni XXIII. Durante l’evento, sono state distribuite ai presenti bottiglie di vetro gratuite con il logo del Comune di Rivanazzano Terme e le tessere per acquistare l’acqua. Le tessere saranno vendute presso “Il Boccio circolo Acli” al prezzo di 5 euro e avranno all’interno un credito di 2,5 euro. Dal 22 marzo al 2 aprile compreso, l’erogazione di acqua sarà totalmente gratuita, mentre dal giorno 3 aprile si potrà acquistare acqua all’interno della casetta solo attraverso le monete o la tessere. Un litro di acqua costerà con la tessera 6 centesimi la naturale e 8 la gasata. Con le monete 10 centesimi sia naturale che gasata.
Perché scegliere l’acqua della “casetta”? “Perché è un’acqua di qualità, pura e fresca – sottolinea l’assessore Edoardo Salvadeo – grazie alla microfiltrazione e all’azione battericida dei filtri Uv, raffreddata ad una temperatura di circa 6°, erogata in forma naturale o frizzante, pronta all’uso e all’impiego in cucina. L’acquisto presso la nostra struttura – prosegue Salvadeo – contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente in virtù di un minor consumo di bottiglie di plastica. E poi costa poco, grazie all’impegno del Comune di Rivanazzano Terme che fornisce l’acqua di rete limitando i costi ai soli oneri di gestione della casetta: analisi acqua periodica, filtri, manutenzioni varie”.
“L’acqua erogata è sottoposta ad analisi e controlli periodici da parte di Ats. Altra importante particolarità di questo servizio è la posizione della “casetta” che si trova in zona centrale e raggiungibile da tutti con un ampio posteggio a disposizione dei cittadini. L’opera – conclude l’assessore – è stata volutamente inserita all’interno di uno spazio comunale che non veniva più utilizzato da tempo, questo ha portato ad un risparmio notevole nei costi di approntamento della struttura senza quindi gravare ulteriormente sulle casse comunali”.