STRADELLA Una persona è stata denunciata per il reato di tentata uccisione e maltrattamento di animali, nonché danneggiamento di un esemplare di fauna appartenente a specie protetta. Arriva all’epilogo la storia della lupa ritrovata intrappolata ad un laccio nello stradellino. Dopo oltre due settimane di accertamenti sul campo, i carabinieri forestali dei nuclei di Rivanazzano Terme, Varzi e Zavattarello hanno rinvenuto sette lacci metallici identici per tipologia a quello utilizzato per catturare e ferire la lupa.
La storia dell’animale aveva commosso l’intero Oltrepo: la lupa era stata trovata il 22 febbraio intrappolata e abbandonata dopo essere stata percossa con violenza al capo e lasciata appesa agonizzante con ferite gravissime. Ieri l’epilogo: nell’ambito di un’indagine svolta della Procura della Repubblica di Pavia. I carabinieri forestali hanno effettuato perquisizioni in tre siti di Stradella in località Peschiera/Colombetta esattamente dove era stato trovato l’esemplare ferito, alla ricerca di tracce riconducibili al maltrattamento. E sono stati rinvenuti i lacci, uno dei quali posizionato per catturare altri animali.
“La perquisizione, volta a ricercare prove circa il reato di tentata uccisione di animali e maltrattamento di animali – spiega l’arma in una nota – nonché di danneggiamento di esemplare di fauna appartenente a specie protetta ha dato esito positivo per uno dei tre obiettivi”.
Al termine dell’attività una persona è stata denunciata per maltrattamenti e tentata uccisione di animali. Intanto la lupa, nonostante le gravi lesioni, è riuscita a sopravvivere alle terribili sevizie e sta meglio, ma le percosse subite potrebbero lasciarle delle conseguenze permanenti: rischia anche la cecità.
La lupa in un primo momento era stata portata al Cras Cascina Fornace di Codevilla, che aveva reso nota la notizia e aveva sottolineato: “Vogliamo ringraziare il dottor Mazzocchi della clinica di Casteggio che ha prestato il primo soccorso e Cinzia dell’Enpa che con il dottor Martinello dell’Ats hanno liberato la lupa dal laccio intorno al collo per poi portarcelo”. Poi la lupa è stata portata al Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica – Monte Adone dell’Emilia Romagna che ad oggi ha in custodia 99 lupi recuperati in tutta Italia.