Tanta commozione per la scomparsa del sindaco di Calvignano, Marco Casarini

CALVIGNANO – Tanta commozione e incredulità per la scomparsa del sindaco di Calvignano, Marco Casarini. I sindaci ma anche chi lo conosceva bene non riesce a capacitarsi per la tragica fine del primo cittadino che si è tolto la vita nella tarda mattinata di mercoledì nel suo locale ‘La locanda del passeggiero’ in frazione Rivazza di Borgo Priolo che gestiva con la moglie e i figli. Nulla lasciava presagire questa drammatica fine anche perchè stava lavorando a molti progetti per il rilancio del suo comune collinare. Narco Casarini aveva 57 anni: lascia la moglie e 4 figli.

“È con profondo cordoglio e sincera commozione che esprimiamo il nostro affetto e il nostro rispetto per la memoria di Marco, la sua scomparsa rappresenta una perdita immensa per le nostre comunità”. Carlo Ferrari, sindaco di Montesegale, Paolo Prè di Borgo Priolo, Fabio Molinari di Borgoratto e Pierluigi Barzon di Rocca Susella sono affranti dal dolore per la scomparsa di Marco Casarini. Calvignano insieme agli altri 4 comuni faceva parte dell’Unione dei Comuni Lombarda Borghi e Valli d’Oltrepo. “Siamo profondamente scossi – dicono ancora in coro – perché, proprio in questi giorni, abbiamo programmato attività e progetti che riguardavano il futuro dei nostri comuni. In questo momento di immenso dolore, siamo vicini alla moglie e ai figli, che lui amava profondamente. Ci uniamo nel ricordo di un uomo straordinario che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco”.

Il sindaco di Borgo Priolo, Paolo Prè era molto unito ed amico di Marco Casarini. “Non ho parole per descrivere quello che è accaduto. Sono ancora incredulo. Quasi tutte le mattine andavo al bar per bere un caffè da Marco, così ho fatto anche martedì mattina ed era assolutamente spensierato e abbiamo riso e scherzato dandoci appuntamento a giovedì (oggi per chi legge) che dovevamo incontrarci insieme agli altri sindaci dell’unione. Era una persona che si faceva voler bene e tanti giovani del paese si ritrovavano nel suo bar per un aperitivo”. 

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