La peste suina in provincia di Pavia è al suo picco massimo: sono già 74 i cinghiali morti

PONTE NIZZA – Altre 8 carcasse di cinghiali, sicuramente affetti da peste suina, sono state rinvenute nel torrente Spizzirò, nel comune di Ponte Nizza. Si vanno ad aggiungere ai 16 capi che erano stati ritrovati una settimana fa nella zona compresa fra Sant’Alberto di Butrio e Pizzocorno. Sale così a 24 il numero di cinghiali affetti da peste suina ritrovati in un brevissimo lasso di tempo e tutti a breve distanza l’uno dall’altro, a testimonianza, come già dichiarato dai veterinari, che la provincia di Pavia, ma soprattutto la fascia della Valle Staffora si trova nel pieno dell’epidemia legata alla peste suina. Infatti se nei mesi scorsi saltuariamente veniva riscontrato qualche caso, ora nel giro di neppure sette giorni sono ben 24 i casi accertati.

E in provincia di Pavia i casi di cinghiali affetti da peste suina salgono a quota 74. Erano 44 esattamente una settimana fa. E quelli ritrovati ieri non sono ancora conteggiati in quanto, seppur i veterinari non avrebbero dubbi sulla morte causata da peste suina, si attendono ovviamente i riscontri delle analisi che arriveranno all’inizio della prossima settimana.

“Nel pomeriggio di mercoledì – spiega il sindaco di Ponte Nizza, Celestino Pernigotti – c’è stata un’ottima operazione congiunta a carattere eccezionale organizzata dall’Ats di Pavia rappresentata dal veterinario dottor Piergiacomo Gualdana con le aziende incaricate dalla Regione Lombardia per il controllo e il recupero degli animali malati. A questa operazione hanno preso parte anche i cacciatori delle due squadre di caccia al cinghiale del territorio ‘Guardamonte’ e ‘Due valli’ e con il contributo del comune di Ponte Nizza. Sono state recuperate altre otto carcasse di cinghiali morti lungo il torrente Spizzirò – sottolinea ancora il sindaco – in un tratto di circa 100 metri. Sono soddisfatto di questa operazione perché sono stati tolti dal territorio questi resti di animali. Il problema è che bisognerà monitorare la zona perché sicuramente ci saranno altre carcasse morte. Questo perchè ad oggi è rimasto un lungo tratto di torrente ancora inesplorato”.

Pernigotti conclude: “Comunque si va verso la strada giusta per debellare il problema anche se ormai siamo in piena epidemia e questo non è certo un bel segnale”. Ats dal canto suo ribadisce che “L’attività di sorveglianza dell’Ats di Pavia prosegue in forte sinergia con il comparto dei cacciatori del territorio. Su loro segnalazione e indicazione, continua nel territorio del comune di Ponte Nizza, il recupero delle carcasse. Grazie alla profonda conoscenza del territorio e delle abitudini delle popolazioni di suini selvatici che lo popolano, i tecnici dell’Ats hanno potuto rintracciare gli animali e procedere, anche in queste ore, con le operazioni di smaltimento delle carcasse”.

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