ROMAGNESE “Con il nostro operato abbiamo contribuito alla rinascita di Romagnese!”. Risuona a gran voce il grido di Fausto Rocchi, Gianluigi Ferraro, Aldo Crotta, Santino Achille, Virginio Castagnetti, Ginetto Filippini, Paolo Carnevale, Rodolfo Crotta, Claudio Degli Antoni, Manuel Micunco, Pierangelo Venni, Daniele Achille, Serenella Milanesi, Sara Degli Antoni, Teresa Tidone e di tanti altri del gruppo dei volontari di Romagnese, autori negli ultimi 5 anni di un’opera molto particolare ma che può essere considerata un esempio di come una comunità unita possa contribuire in maniera determinante a risollevare le sorti di un borgo.
A Romagnese infatti, a fine 2019 nacque un gruppo di volontari grazie alla collaborazione tra amministrazione e Pro Loco che, armati di attrezzi e di amore per il proprio paese, iniziarono diverse opere di riqualificazione del borgo che hanno portato Romagnese ad essere una vera e propria perla ricercata dell’alto Oltrepo montano.
Tantissimi sono i lavori fatti in questi anni dai volontari in coordinamento con l’amministrazione, gli operai e le associazioni locali; si contano circa una quarantina di interventi di riqualificazione del comune, alcuni di questi ricorrenti come la pulizia del verde pubblico e delle piazzole di sosta realizzate dall’amministrazione, la chiusura di buche sulle strade comunali, la verniciatura di infissi e ringhiere, la sistemazione dei marciapiedi del borgo, la realizzazione di staccionate in legno in varie frazioni.
“Lo spirito che ha da sempre animato il nostro gruppo – spiegano in coro i volontari – è quello di un amore incondizionato verso il nostro territorio e di una volontà nel vederlo migliorato nel corso di questi anni. Dedichiamo diverse giornate alle nostre opere e i risultati sono evidenti”. Soddisfatto il sindaco Manuel Achille che sottolinea: “L’operato messo in campo in questi anni dai volontari è stato incredibile, contribuendo in maniera determinante alla riqualificazione del borgo di Romagnese che, negli ultimi 5 anni, ha cambiato pelle divenendo un luogo altamente valorizzato e meta ambita da moltissimi turisti provenienti dalle città come Milano e Pavia. Penso che questo dei volontari sia stato un grande esempio di come la macchina del volontariato e dell’associazionismo, se ben costruite, coordinate e gestite, possano rivestire un impulso determinante per la rinascita e la resilienza nel tempo di un borgo montano”.