VOGHERA – Ci vorranno mesi prima che il ponte sul torrente Staffora di via Piacenza potrà tornare percorribile anche dai furgoni e dai camion. Bisognerà infatti attendere l’arrivo di nuovi fondi da parte della Regione Lombardia o del ministero per poter ricostruire il pilone ammalorato su cui poggia la struttura e che era stato seriamente lesionato dalla piena dello Staffora di fine ottobre. Una notizia che lascia a bocca aperta artigiani e industriali che speravano, dopo la riapertura al traffico leggero avvenuta qualche giorno prima di Natale, in un’attesa breve per poter transitare con mezzi pesanti sul ponte.
Non si conoscono i tempi esatti per la riapertura definitiva del ponte di via Piacenza ma l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Gabba è chiaro: “Per ora il ponte di via Piacenza resterà aperto solo al traffico leggero, così come il ponte di Gerola sul fiume Po. Finché non avremo i fondi necessari per effettuare un lavoro definitivo – prosegue Gabba – sul ponte di via Piacenza potranno transitare solamente le auto. Aver recuperato i fondi per metterlo in sicurezza è già stato uno sforzo notevole per le casse del comune – conclude Gabba – pertanto finché non arriveranno dei fondi consistenti la situazione rimarrà invariata”. In questo momento il traffico è limitato con divieto di transito ai veicoli con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate e larghezza superiore ai 2 metri. E sul ponte sono state posizionate delle barriere in cemento Jersey per evitare il passaggio di mezzi diversi.
Gli industriali, per voce di Marco Salvadeo, presidente di zona Oltrepo di Assolombarda chiedono maggiore celerità. “La promessa della sindaca Paola Garlaschelli di riaprire il ponte di via Piacenza entro Natale è stata mantenuta, permettendo alla città di riavere una comunicazione ordinaria con la parte est dell’Oltrepò; purtroppo il divieto di accesso a furgoni e camion penalizza il commercio e le attività produttive. Ci auguriamo che in tempi altrettanto celeri venga ripristinata del tutto la viabilità del ponte, garantendo la sicurezza di chi transita”.