Bando per lo Sviluppo del DUC: il Comune di Voghera riesce a soddisfare 23 domande presentate da imprese


VOGHERA Il Comune di Voghera, in qualità di capofila del Bando per lo Sviluppo del DUC – facente parte del Bando “Distretti del Commercio 2022-2024”, promosso da Regione Lombardia, comunica che si è conclusa la fase della determinazione delle risorse interne allo stesso. La possibilità di inviare manifestazioni di interesse per la concessione di contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie e imprese e per aspiranti imprenditori che esercitino o intendano esercitare un’attività di vendita al dettaglio di beni/servizi, di somministrazione di cibi e bevande, di prestazione di servizi alla persona, e di commercio su area pubblica, era stata aperta lo scorso maggio e si è conclusa il 31 agosto.

Le domande ricevute, tutte ammissibili, sono state 36, e in base alle risorse interne al bando stesso, che ammontavano a circa 72,000 euro, ne sono soddisfatte 23, seguendo il criterio cronologico. A seguito di tale adesione, più che favorevole, il Comune di Voghera si sta impegnando per trovare fondi aggiuntivi, pari a circa 36.000 euro, che possano supportare le numerose richieste.

L’assessore al commercio Maria Cristina Malvicini dichiara: “Il grande riscontro di richieste ottenuto a seguito della pubblicazione del bando è un segnale molto positivo per il settore commerciale della nostra città. Confidiamo che i fondi distribuiti portino ad un rafforzamento delle sinergie locali, nell’ottica di una più ricca e variegata offerta per cittadini e turisti”.

Il contributo sarà erogato, previa rendicontazione, in due soluzioni: la prima, per il 50% del contributo erogabile, entro dicembre 2023; la seconda, per il restante 50%, entro il 30 giugno 2024, seguendo i tempi di erogazione del contributo da parte della regione che prevede due tranche , nel 2023 e nel 2024.

L’importo massimo del contributo è pari a 4.000 euro, indipendentemente dal valore complessivo dell’investimento. L’aiuto è concesso come agevolazione a fondo perduto, a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente. L’aiuto non può comunque essere superiore al 50% della spesa ammissibile totale (in conto capitale e di parte corrente) al netto dell’iva e in ogni caso non superiore all’importo delle spese in conto capitale. Per la partecipazione al bando era richiesto come minimo di spese ammissibili il valore di 1.000 euro.

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