L’incubatoio per gamberetti di acqua dolce è una realtà. E’ stato inaugurato alle pendici del Monte Alpe

MENCONICO L’incubatoio per gamberetti di acqua dolce è una realtà. E’ stato inaugurato proprio nei giorni scorsi alle pendici del Monte Alpe, nel comune di Menconico, in una zona incontaminata. Oltre ad allevare gamberetti sarà anche utilizzato a scopo didattico.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Menconico Paolo Donato Bertorelli, l’assessore regionale Elena Lucchini, il presidente della Provincia di Pavia Giovanni Palli, l’europarlamentare Angelo Ciocca e il consigliere regionale Andrea Sala. Si tratta di un progetto portato avanti dal comune di Menconico tramite Provincia, Università di Pavia, Ersaf, Fondazione Cariplo, Comunità montana ed i comuni di Brallo di Pregola e Romagnese. L’intento era quello di recuperare una vecchia struttura di frazione Collegio, di proprietà di Regione Lombardia, dando vita ad un incubatoio per gamberetti di fiume.

“In sostanza – spiega il sindaco Bertorelli – il nostro obiettivo era in primis quello di recuperare un’area abbandonata da alcuni anni. Il tutto grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo e ad uno studio coordinato dalla Provincia che riguarda le aree protette. A Collegio in passato esisteva già un’incubatrice per le trote che era di proprietà della Provincia, passato poa a Regione e quindi ad Ersaf. Oggi invece – continua Bertorelli – si va a produrre gamberetti per poi lanciarli nei fiumi e nei torrenti. Il tutto sia per ripopolare i torrenti ma anche per dare la possibilità alle scolaresche di vedere come si riproducono i gamberetti di fiume nella nostra zona. Insomma vogliamo riconvertire quello che si faceva con le trote con i gamberetti”.

“Anche perchè – contuna il sindaco di Menconico – i nostri torrenti non sono inquinati e per questo in molti corsi d’acqua dell’Appennino si trovano i gamberetti che vivono solo nelle acque pulite: di qui l’idea della riproduzione”. Bertorelli conclude: “I gamberi rossi della Louisiana sul nostro Appennino non sono arrivati e per questo puntiamo ad una massiccia produzione di gamberi di acqua dolce da immettere nei torrenti del nostro Appennino, ma solo quelli non inquinati perchè viceversa il gamberetto non riuscirebbe a sopravvivere. Da un anno si è provveduto a immettere i primi molluschi nel rio Vallata a Menconico e i risultati sono soddisfacenti. Per questo nelle prossime settimane altre specie saranno immesse nei torrenti montani e fra qualche anno potremo valutare l’impatto che avranno avuto sul territorio”.

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