BRONI Il teatro Carbonetti festeggia il decennale dalla sua riapertura con evento dedicato ai protagonisti che hanno contribuito alla sua rinascita
Una festa dedicata a chi ha contribuito, in questi ultimi dieci anni, a far vivere Carbonetti; un viaggio a ritroso nel tempo, un racconto sospeso tra musica e parole per festeggiare i 10 anni dalla riapertura del 2013.
Il 3 settembre Broni darà l’inizio ai festeggiamenti per il decennale della riapertura del teatro cittadino con un evento ideato ad hoc per l’occasione, che vedrà alternarsi momenti musicali di J. S. Bach, F. Schubert, F. Liszt e F. Chopin, eseguiti al pianoforte dal Maestro Giuseppe Mariotti, a racconti dei protagonisti che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo. Rappresentanti delle associazioni, delle scuole, ma anche abbonati e personale del teatro, che negli anni hanno reso vivo e culturalmente ricco il Carbonetti, porteranno la propria testimonianza e racconteranno cosa rappresenta oggi il teatro di Broni.
“Oggi, quando si parla di cultura a Broni non si può non pensare al Teatro Carbonetti, straordinaria opportunità di aggregazione e di incontro e stimolo alla vita culturale non solo della nostra comunità, ma di tutto l’Oltrepò – sottolinea il Sindaco di Broni Antonio Riviezzi – In un periodo come quello che stiamo vivendo, sostenere e valorizzare una realtà come il Carbonetti teatro vuol dire guardare al futuro con speranza e fiducia, in quanto non dobbiamo dimenticare che il teatro è sviluppo, è lavoro, è occupazione, oltre che passione”.
“L’obiettivo che come Amministrazione stiamo perseguendo è il rafforzamento del ruolo di polo culturale del Teatro quale cuore pulsante della vita culturale dell’Oltrepò, promotore dei valori di apertura, di inclusione e di condivisione – prosegue il Sindaco – Per questo motivo, sono orgoglioso ed onorato di poter rappresentare l’Amministrazione comunale e la città di Broni nell’importante ricorrenza del decennale della sua riapertura”
“Per celebrarla al meglio, vorrei ricordare e fare miei alcuni passaggi del discorso del mio predecessore, l’allora Sindaco Luigi Paroni, che con tenacia ed abnegazione ha sempre creduto nella riapertura del teatro e non si è mai arreso di fronte a difficoltà che sembravano insormontabili; all’epoca ricoprivo la carica di Vicesindaco, e ricordo in maniera nitida le critiche che furono mosse quando si decise di ristrutturare il Carbonetti : alcuni arrivarono al punto di proporre di radere al suolo l’intero stabile per realizzare un parcheggio”.
“Mi fa immensamente piacere oggi sentire conferma da parte di numerosi cittadini – anche di chi, in passato, non aveva nascosto il proprio scetticismo rispetto all’operazione di recupero – di quanto quella scelta coraggiosa fosse in realtà lungimirante e benefica per l’intera comunità: quando si decide di buttare il cuore oltre l’ostacolo ed investire nella cultura non si sbaglia mai, come ha giustamente sottolineato Paroni nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione di dieci anni fa – continua Riviezzi – Mi riferisco in particolare al seguente passaggio : Quando nel 2006 ho iniziato a coltivare il sogno di ridare vita al Carbonetti, mi sono chiesto più volte cosa potesse rappresentare un teatro per una comunità come la nostra: sono profondamente convinto che una comunità migliori la qualità della propria vita quando ha l’occasione di riconoscersi come tale, e un teatro serve esattamente a questo: autoriconoscersi; interrogandosi, ora con leggerezza, ora con profondità, sulla propria identità e sul proprio futuro”.
“Mi unisco idealmente al suo pensiero di allora, oggi più attuale che mai, e alla sua idea che l’inaugurazione di dieci anni fa non dovesse rappresentare un traguardo, bensì il punto di partenza di un percorso per gli anni a venire affascinante e coinvolgente – conclude il Sindaco – Auguro al Carbonetti, al suo pubblico, alla nostra città e al nostro territorio altri dieci e più dieci anni memorabili ed appassionanti come quelli che abbiamo vissuto finora, grazie alle emozioni uniche, indimenticabili e speciali che solo il teatro sa donare”.
“L’evento in programma il 3 settembre rappresenterà l’occasione per evidenziare la sinergia che negli anni si è consolidata tra il teatro e la realtà scolastica locale – sottolinea la Consigliera comunale con delega alla cultura Professoressa Mara Scagni – Penso ad esempio agli eventi organizzati con la scuola secondaria di primo grado, al grande successo di partecipazione da parte dei più piccoli fruitori del teatro, gli alunni delle scuole dell’infanzia e della primaria, in occasione dei pomeriggi domenicali, oltre ovviamente alla storica collaborazione con il laboratorio teatrale degli studenti del Liceo di Broni, grazie alla volontà e alla disponibilità del Professor Bruno Civardi e della Professoressa Maria Cristina Morini”.
“Anche le associazioni di Broni sono tra le protagoniste del nostro Teatro – prosegue la Consigliera comunale – Il 3 settembre condivideremo i ricordi anche con l’associazionismo locale e con la Compagnia dialettale bronese e con tutte quelle realtà che, con la loro presenza, hanno contribuito a valorizzare non solo la platea del Carbonetti, ma anche il ‘ridotto’, spazio ideale sia per ospitare incontri culturali che come spazio espositivo”.
“La specificità del Carbonetti nel contesto territoriale rappresenta una opportunità culturale non solo per la comunità bronese ma di più ampio respiro – conclude la Professoressa Scagni – Il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che operano in teatro per la sicurezza del pubblico e la buona riuscita delle rappresentazioni, in particolare a chi si occupa dell’accoglienza e degli aspetti tecnici”.
“Era il 7 settembre 2013. Quanta emozione. Il teatro Carbonetti veniva restituito alla nostra comunità, in una veste nuova e bellissima. Un sogno diventava realtà. Una svolta culturale per Broni e la sua gente : da allora siamo tutti più ricchi culturalmente – il Presidente dell’Associazione degli ‘Amici del Teatro Carbonetti’ Marco Rezzani ricorda l’inaugurazione del Teatro dopo il suo restauro – “È quindi doveroso ricordare questi ‘primi’ dieci anni del ‘nuovo’ Carbonetti. Un decennio entusiasmante, pur segnato dalla drammatica parentesi della pandemia.
L’ Associazione degli Amici del Teatro Carbonetti, anch’essa nata dieci anni orsono, partecipa con gioia al decennale, forte del suo impegno a sostenere il progetto culturale che sta alla base del teatro”.
“Siamo grati al maestro Giuseppe Mariotti che ha voluto onorare il Carbonetti e la sua città con la sua presenza, oggi come allora – prosegue Marco Rezzani – Insieme a lui sul palco saliranno anche coloro che hanno contribuito – insieme ai grandi nomi che si sono susseguiti nelle dieci stagioni – a far vivere il teatro: associazioni, scuole, enti benefici, compagnie amatoriali, abbonati, a significare che il Carbonetti è stato e sarà teatro della città, teatro del territorio, aperto a tutti”.
“Ogni anniversario è occasione per uno sguardo al passato, ma più ancora al futuro – conclude il Presidente degli Amici del Teatro – Siamo grati in primis al pubblico, alle amministrazioni comunali – quella che ha ‘tagliato il nastro’ dieci anni fa e a quella di oggi – e a quanti hanno reso possibile quel sogno, ma soprattutto guardiamo con speranza al futuro, ad iniziare dalla nuova stagione che si annuncia di grande livello e alla quale tutti i cittadini sono invitati”.
INFORMAZIONI:
RITIRO BIGLIETTI: FINO AL 31 AGOSTO 2023 : U.R.P. COMUNE DI BRONI – PIAZZA GARIBALDI 12.
Orari : LUNEDI’ MARTEDI’, GIOVEDI’, VENERDI’ E SABATO dalle 9 alle 12,30; IL MERCOLEDI’ dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17,30.
TEL. 0385 257011 – INTERNO 260
DAL 1 SETTEMBRE 2023 : BIGLIETTERIA DEL TEATRO CARBONETTI – VIA L. DA VINCI 27.
Orari: VENERDI’ dalle 17 alle 19, SABATO dalle 10 alle 12 e DOMENICA un’ora prima dello spettacolo
STORIA DEL CARBONETTI
La struttura nasce nel 1881 come teatro all’italiana, una platea e intorno vari ordini di palchi, in un periodo ancora abbastanza lontano dall’invenzione del cinema che avverrà in Francia circa quindici anni dopo.
Figlio del suo tempo, il Teatro Carbonetti vede la luce nel secolo del trionfo della grande opera lirica italiana, e si afferma sempre come centro nevralgico, l’edificio più significativo dopo la basilica ed insieme all’ospedale Arnaboldi, di quello che fino a poco tempo fa era conosciuto come il “re di pais” e segue la storia dei suoi abitanti adattandosi ai mutamenti del tempo.
L’avvento del cinema sonoro intorno al 1930 non apporta modifiche strutturali a quello che ormai è diventato un cinema-teatro, che si adegua all’evoluzione tecnologica che caratterizza il secondo dopoguerra; il teatro all’italiana, intorno agli anni cinquanta, si adatta al mutamento dei tempi, alla voglia di divertirsi della gente uscita dalle privazioni della guerra: un fenomeno socio-culturale è quindi alla base di un’infelice trasformazione del teatro all’italiana in una anonima sala cinematografica, con grandi sedie di legno, senza più palchi e loggione con tariffa differenziata.
Nel 1963 il cinema teatro Carbonetti subisce una successiva modifica costruttiva, sempre nel segno del mutamento dei tempi, diventando l’enorme sala con platea e galleria di cui i bronesi, non più giovanissimi, serbano il ricordo, sempre gremita agli spettacoli, tra gli altri, di Giorgio Gaber e del Piccolo Teatro di Milano.
Dopo 28 anni dalla sua chiusura, avvenuta nel 1985, il 7 settembre 2013 Carbonetti riapre al pubblico come rinnovato spazio polifunzionale grazie al restauro a cura dell’Architetto Domenico Catrambrone di Asti.