VARZI Sono partiti i lavori per il rifacimento della rotatoria posta all’ingresso di Varzi e che immette all’ospedale SS. Annunziata. Una volta che saranno completate queste opere, si concludono di fatto i tre interventi che hanno comportato una spesa complessiva di 900mila euro lungo la statale 461 del Penice. Si tratta di un finanziamento ottenuto nel gennaio 2017 dalla scorsa amministrazione provinciale e assegnato da Regione Lombardia sul fondo nazionale di coesione e sviluppo (patto per la Lombardia).
Tre le opere che erano state programmate: il rifacimento di due curve ritenute pericolose e spesso teatro di incidenti, una a San Desiderio frazione di Godiasco e l’altra in località Poggio all’ingresso di Bagnaria e per l’appunto la rotatoria di Varzi.
Il rifacimento della rotatoria che si trova all’ingresso di Varzi e che da un lato permette di entrare nel cuore della località montana e dall’altro invece di accedere al pronto soccorso e all’ospedale SS Annunziata era considerata l’opera più importante Il rifacimento della rotatoria infatti permetterà di snellire il traffico in questo punto nevralgico e consentirà ai mezzi di soccorso di muoversi con maggior facilità in entrata e in uscita dal nosocomio varzese.
“Si tratta di un’opera molto importante – sottolinea il sindaco di Varzi, Giovanni Palli – e sono veramente felice che finalmente questi lavori siano partiti anche perchè in questo modo si andrà a garantire maggiore sicurezza per i cittadini e anche a diminuire il rischio di incidenti in un incrocio spesso teatro di scontri. Non a caso – conclude Palli – si va a mettere a norma una rotonda che più volte è stata teatro di incidenti proprio perchè poco segnalata e comunque non in grado di convogliare il traffico diretto in centro paese rispetto a quello che sale all’ospedale”.
“Sono soddisfatto nel vedere finalmente concretizzarsi importanti interventi viabilistici sulla principale arteria stradale della valle Staffora – sottolinea l’ex consigliere provinciale Paolo Gramigna -. Ringrazio ancora il consiglio provinciale che nel 2017 avevano accolto la mia proposta di destinare parte delle risorse del “patto per la Lombardia” per la realizzazione di tutti questi interventi”.