VARZI Duecentoquaranta cacciatori scenderanno in campo, fra una settimana, con l’obiettivo di abbattere tutti i cinghiali ancora presenti sul territorio dell’Oltrepo. I cacciatori che fanno parte dell’Ambito territoriale caccia 5 di Varzi e 4 di Casteggio affiancheranno di fatto la Polizia provinciale e la ditta incaricata da Ats che ha il compito di raggiungere l’obiettivo ‘cinghiali zero’ in provincia di Pavia. Il tutto per evitare che la peste suina possa creare danni agli allevatori di maiali.
Dunque sarà un vero e proprio esercito di cacciatori a scendere in campo per debellare il rischio di diffusione del virus. Il tutto seguendo le note che sono state emanate dalla Regione Lombardia e Ats soprattutto dopo che nella fascia collinare dell’Oltrepo erano state rinvenute due carcasse infette dalla Psa. La prima era stata trovata non lontano dal torrente Staffora in località Torretta di Bagnaria e la seconda, sempre a ridosso del corso d’acqua, non lontano dal mulino di Cecima ma già in territorio di Ponte Nizza. Ritrovamenti che hanno fatto scattare misure più restrittive nella fascia collinare e montana dell’Oltrepo. Tant’è che giovedì, dopo la decisione che era già stata presa da alcuni giorni dalla Commissione europea, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza dove di fatto si passa da 11 a 21 comuni in zona rossa.
Ora per contenere il rischi di diffusione della peste suina scendono in campo anche i cacciatori, quelli che hanno conseguito regolare patentino, che daranno man forte nell’abbattimento dei circa 1000 cinghiali che dovrebbero essere ancora presenti in Oltrepo. Di questo si dice molto soddisfatto il presidente dell’Atc 5 di Varzi, Gabriele Scabini, che da mesi segue passo dopo passo l’evolversi della situazione. Tra circa una settimana verranno mappate 160 postazioni geolocalizzate dove 16 squadre di cacciatori, composte ciascuna di 15 unità, daranno la caccia ai cinghiali. Si tratta in sostanza di 160 punti del territorio oltrepadano, decisi insieme alla Polizia provinciale dove i cinghiali sono soliti stazionare.
“In questo modo – sottolinea Scabini – ci auguriamo di debellare una volta per tutte questa malattia e di contrastarne la diffusione”. Da alcuni giorni inoltre è attiva sul territorio una ditta specializzata che da lunedì a giovedì effettua controlli mirati e abbattimenti per il depopolamento dei cinghiali in particolare nella fascia della Valle Staffora che è quella maggiormente popolata.