VARZI – Manifestazioni in piazza si, ma non nei campi e vicino ai boschi. Parla chiaro la direttiva emanata da Regione Lombardia e rimarcata ieri da una nota di Ats: “Nelle aree di zona rossa sottoposta a ‘Restrizione II’ le manifestazioni con più di 20 persone in aree campestri e nei boschi non delimitate o prossime alle strade asfaltate sono soggette ad autorizzazione da parte dei Comuni”. Sono dunque salve le manifestazioni organizzate in piazza e nei borghi. Ma c’è grande preoccupazione.
“Consapevolezza e cautela per una emergenza che, pur non colpendo l’uomo ne altri animali, ha colpito anche il nostro territorio – sottolinea il sindaco di Varzi Giovanni Palli -. L’ordinanza emanata da Regione Lombardia ad inizio giugno definisce, in modo puntuale, ogni elemento di tutela e prevenzione della Psa. Dobbiamo sostenere le attività più colpite informando al massimo sulle misure di supporto e garantire il rispetto delle misure di biosicurezza da applicare per la tutela dell’ambiente”.
Anche il sindaco di Romagnese, Manuel Achille è preoccupato: “La Psa desta ovviamente preoccupazione in noi sindaci della Comunità montana, specie per quanto attiene il turismo verde e la raccolta di funghi e tartufi, con potenziali effetti devastanti sulla filiera. Dobbiamo cercare di mantenere razionalità e agire nel rispetto delle regole vigenti, sapendo comunicare alle persone che sono e che vengono sul nostro territorio che si può fare ancora tutto ciò che si è sempre fatto, solo con qualche accorgimento in più”. In merito alle feste il sindaco di Romagnese spiega: “Fortunatamente, gli eventi all’interno del borgo, in aree delimitate adiacenti alle zone asfaltate e le escursioni sotto le 20 persone sono consentite, mentre per le escursioni nei sentieri dalle 20 persone in su devono essere autorizzate dal sindaco e dall’Ats.
Le feste ovviamente sono sempre consentite rispettando le regole in vigore”. Mauro Colombini vice sindaco di Zavattarello segue da vicino la situazione: “Il rispetto delle regole è fondamentale per evitare conseguenze negative, specialmente per quanto riguarda il turismo verde e la raccolta di funghi. È essenziale mantenere un approccio razionale e attenersi alle normative vigenti. Allo stesso tempo, è cruciale comunicare alle persone che visitano il nostro territorio che possono ancora godere delle attività che hanno sempre praticato, adottando precauzioni che evitino di peggiorare la situazione attuale”.
Il sindaco di Cecima, Andrea Milanesi, dove è stata rinvenuta la seconda carcassa di cinghiale, ora sottoposta a verifiche sottolinea: “Purtroppo la Psa è una realtà che dobbiamo affrontare. In questi giorni stiamo aspettando i referti delle analisi che i laboratori preposti stanno effettuando sui capi ritrovati. Resta comunque il fatto che, ancora una volta, i nostri territori si vedono messi in ginocchio, in questa fase, dal punto di vista turistico, ma le ripercussioni sugli allevamenti e le problematiche che ne conseguono stanno segnando un settore che già era in difficoltà. Chiedo ai fruitori dei sentieri di attivare tutte le misure e gli accorgimenti necessari al contrasto dell’epidemia”.