Peste Suina. “Aspettiamo con ansia l’esito ufficiale delle analisi, ma non possiamo negare di essere preoccupati”. Queste le parole di Stefano Greppi, presidente di Coldiretti Pavia

BAGNARIA “Aspettiamo con ansia l’esito ufficiale delle analisi, ma non possiamo negare di essere preoccupati”. Sono le parole di Stefano Greppi, presidente di Coldiretti Pavia che sta seguendo con la massima attenzione l’evolversi della situazione legata al proliferarsi della peste suina. E soprattutto le controanalisi relative alla sospetta carcassa infetta. Dunque c’è la massima apprensione anche da parte degli allevatori in considerazione che nella fascia collinare e montana dell’Oltrepo ci sono numerosi allevatori di suini.

“Sono mesi che ripetiamo come sia altissimo il rischio a cui è potenzialmente esposto l’intero comparto agricolo oltrepadano – continua Greppi -. Non lo diciamo certo da oggi: servono interventi immeditati per fermare il proliferare dei cinghiali e per garantire la sicurezza degli allevamenti, ma occorre anche monitorare attentamente la situazione per evitare strumentalizzazioni e speculazioni a danno del settore». Proprio nella giornata di ieri Ats ha inviato una nota ai comuni che sono posti in zona rossa in cui vengono evidenziate le restrizioni legate all’utilizzo di paglia e fieno prodotti in questa fascia.

“Il tutto – si legge nella nota Ats – per garantire che venga escluso qualsiasi contatto con i suini allevati. A tal fine deve essere assicurata e documentata, da parte dei rispettivi produttori, la tracciabilità della paglia e fieno utilizzata”.

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