Pier Ferdinando Casini strappa applausi a Voghera per la presentazione del libro “C’era una volta la politica”

VOGHERA – “Serve radicamento territoriale, empatia, resistenza e stare in mezzo alle gente. Solo così i giovani possono rilanciare la politica. Non serve essere dei fenomeni”. Esordisce così Pier Ferdinando Casini di fronte ad un pubblico numerosissimo accorso al centro natatorio di Voghera per assistere alla presentazione del libro “C’era una volta la politica”.

Più che di una presentazione si è trattato di una vera e propria lezione politica da parte di chi di politica ne ha masticata davvero tanta: da 40 anni in prima linea, Casini è stato eletto per la prima volta in Parlamento nel 1983. Ha ricoperto l’incarico di deputato o senatore per oltre 40 anni consecutivi. E’ stato presidente della Camera dei deputati dal 2001 al 2006. Casini incanta, strappa applausi a non finire da parte di tutti, senza distinzione di gruppo politico di appartenenza. Al tavolo dei relatori Alida Battistella, l’onorevole Paolo Affronti, Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato, l’onorevole Alessandro Cattaneo, la senatrice Roberta Pinotti e Nicola Affronti. In sala la sindaca di Voghera Paola Garlaschelli e tanti altri politici tra cui numerosi sindaci.

Una serata piacevole in cui Casini esordisce con “Io e Paolo Affronti siamo gli ultimi due democristiani rimasti sulla terra. La politica? – con il sorriso tra le labbra guarda Cattaneo e spiega – E’ fatta di amarezze e delusioni e tu (rivolgendosi a Cattaneo), stai lavorando veramente bene. Stai tranquillo”. Centinaio ricorda come “dieci anni fa quando arrivai al Senato la prima persona che incontrai fu proprio Casini. Io ero agitatissimo e lui con una semplicità incredibile mi disse: ‘Ciao io sono Pier Ferdinando’. Tutta l’agitazione e la mia paura si dissolse in un secondo”.

E Casini ha parole d’elogio proprio per il vice presidente del Senato: “Centinaio è una persona seria e leale”. Attacca invece i 5 Stelle: “Erano convinti che noi fossimo il male – sottolinea Casini -, ragazzi entrati in parlamento costruendo la propria narrazione sul pregiudizio. Io invece dico no ai politici fenomeni che non ti salutano neanche. Serve una politica basata sul radicamento territoriale”.

Poi un flash sui governi tecnici e non politici: “Sono come gli antibiotici: bisogna prenderne il meno possibile”. Infine una battuta sulla serata vogherese: “Davvero tantissima gente e sono grato ad Affronti per aver organizzato questa serata perchè ho visto in campo maggioranza e opposizione, anche gente che la pensa diversamente da noi ma che ha una cosa che ci accomuna: l’amore per la politica”. Ma cosa non fa perdere la passione per la politica a Pier Ferdinando Casini? Con una battuta risponde: “E chi dice che io non l’abbia persa…”. Ma poi … “A parte le battute non l’ho assolutamente persa. Perchè la politica è come innamorarsi: se uno s’innamora veramente non finisce più”.

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