Brallo di Pregola. Senso unico alternato sulla provinciale 186 dopo l’abitato di Colleri. In tempi brevi sarà sistemata la sede stradale

BRALLO DI PREGOLA Frane, avvallamenti e buche. La strada provinciale numero 186 che collega Brallo a Ponte Organasco, di fatto una delle strade più trafficate dai turisti nel periodo estivo per un bagno nelle limpide acque del fiume Trebbia, perde i pezzi. Soltanto poche settimane fa, appena fuori l’abitato di Colleri, frazione del comune del Brallo, si è verificato un ampio dissesto che ha costretto la Provincia a posizionare delle reti di protezione per evitare che, specie nelle ore notturne, gli automobilisti possano finire fuori strada.

Qui si viaggia a senso unico alternato ma, è notizia proprio di questi giorni, dello stanziamento di 380mila euro che permetteranno, proprio nelle prossime settimane, di dare il via ai lavori di consolidamento della sede viaria. Un intervento piuttosto complesso che durerà almeno un mese anche perchè per mettere in sicurezza questo tratto di strada sarà necessario realizzare anche delle palificazioni e gabbionate in quanto il terreno ceduto, nel lato a destra della carreggiata della strada che scende verso Pratolungo e quindi Ponte Organasco, è ormai irrimediabilmente compromesso.

Durante le opere di risanamento verrà istituito un senso unico alternato che inevitabilmente creerà disagi, specie nei weekend, anche perchè con l’arrivo della bella stagione saranno in molti, come sempre, a scegliere le spiagge del Trebbia alla ricerca di un po’ di frescura. Ma il problema lungo la provinciale 186, nel tratto compreso tra Brallo e il confine con la vicina provincia di Piacenza, non riguarda solo la frana di Colleri. Basta salire in macchina e percorrere questa arteria per verificare di persona in quali precarie condizioni si trova.

Tra le due corsie in più punti si sono verificati numerosi avvallamenti, ci sono interi tratti che sono ceduti e che rischiano da un momento all’altro di franare, proprio come è successo a Colleri e poi ci sono tratti dove le buche sono all’ordine del giorno. Proprio per questo motivo gli operatori turistici di quest’area, ai confini tra le quattro province, si augurano che l’amministrazione provinciale di Pavia al più presto possa mettere in cantiere un intervento complessivo per risanare i 14 chilometri che collegano il Passo del Brallo con Ponte Organasco.

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