Romagnese. Dal 6 al 9 aprile torna il tradizionale triduo pasquale con i canti popolari della “Galina Grisa”

ROMAGNESE Torna a Romagnese un appuntamento molto sentito nel comune dell’alta Val Tidone: la celebrazione del “Triduo pasquale”, vale a dire una serie di eventi che animeranno le vie e le frazioni del borgo da giovedì 6 a sabato 9 aprile, in occasione delle festività pasquali. Romagnese è infatti uno dei pochissimi borghi in Italia ad aver mantenuto viva la tradizione del triduo pasquale, che rappresenta sempre un momento molto partecipato per la popolazione del borgo.

Giovedì 6 aprile si aprono i battenti intorno alle ore 20 con la processione dalla chiesa di Romagnese all’oratorio di Casa Picchi, con la rappresentazione in scena di momenti legati agli aspetti “storici” della Pasqua. Particolare interessante della processione è la presenza di un individuo completamente anonimo incappucciato a portare la croce come apri fila.

Si prosegue venerdì 7 con la celebrazione religiosa in chiesa celebrata dal parroco don Cesare Marenzi intorno alle 20 e, a seguire, la Via Crucis per le vie del borgo di Romagnese, il tutto accompagnato dai falò organizzati nelle varie frazioni che creano un effetto ottico a dir poco magico.

Sabato 8 aprile, vigilia di Pasqua, andrà in scena la celebrazione di canti popolari della “Galina Grisa”, evento che raccoglie decine di cantori e musicisti sia del borgo che da fuori che, organizzati in squadre, a partire dalle 17 faranno tappa in tutte le frazioni di Romagnese a cantare e suonare canti in cambio, come la tradizione vuole, di uova che vengono offerte dagli abitanti. I cantori, poi, si ritroveranno attorno alla mezzanotte presso la piazza del municipio accolti dall’amministrazione e dai volontari della Pro Loco.

“Il Triduo Pasquale – sottolinea il sindaco Manuel Achille -, per noi di Romagnese, rappresenta un momento solenne, sicuramente uno dei più sentiti dell’anno. Teniamo fortemente alle nostre tradizioni e quella di questo periodo rappresenta una delle più genuine che abbiamo. Il fatto che il Triduo sia molto sentito nel nostro borgo è un aspetto molto importante, perché significa che i nostri compaesani credono fortemente e con passione alle proprie tradizioni ed origini, specie in questa serie di eventi che il tempo non ha mai scalfito e che rimarranno ben salde nel nostro futuro e nelle prossime generazioni”.

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