TORRAZZA COSTE Business, internazionalizzazione e posizionamento sono le direttrici ufficiali di questa edizione 2023 del Vinitaly e sono strade coincidenti che portano in Oltrepò Pavese, terra del vino da sempre, terra che si propone meta di esperienze, di degustazioni, di sostenibile valorizzazione delle sue DOC e DOCG, con una identità poliedrica e di carattere, anzi di più caratteri, che contraddistingue questo territorio di produzione vitivinicola, che rappresenta oltre il 62 per cento della produzione del vino di Lombardia.
Vinitaly dal 2 al 5 aprile apre le porte ad oltre 4.000 aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia, come recita una nota ufficiale. Vinitaly 2023, al Padiglione Lombardia, stand B10/C10, per il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese rappresenta il lancio di un nuovo progetto di comunicazione, massivo, interattivo, social, inclusivo per tutte le declinazioni – i caratteri – dei suoi vini a Denominazione.
Nuova visual, nuova creatività curata da ASBorsoni e un piano di comunicazione integrato che ottimizza le risorse della misura Gal Oltrepò Pavese – PSR 2014-2022 per lanciare una nuova brand identity dell’area a Denominazione, l’Oltrepò Pavese, con 6 DOC e una DOCG fiore all’occhiello, quella dedicata al metodo classico italiano da Pinot nero, che sta conquistando sempre di più i palati degli intenditori. I caratteri dell’Oltrepò Pavese, i caratteri dei suoi meravigliosi vini saranno svelati al Vinitaly numero 55 presso lo stand del Consorzio che si animerà per incontri, presentazioni di libri, appuntamenti e soprattutto occasioni di degustazione dei “rappresentanti” delle Denominazioni.
L’azione di comunicazione, che scatta al Vinitaly e si riverbera su campagne social e media da Verona in poi, va ad integrarsi con due paralleli progetti focus mediatici che valorizzano i vini delle Denominazioni, progetti che si possono attuare grazie al finanziamento dell’attività realizzata con il contributo del Masaf e vede in azione anche l’agenzia Wellcom.