Il mondo del judo rende omaggio al maestro vogherese Giancarlo Peloso: l’iniziativa lunedì 20 marzo

VOGHERA – Una grande manifestazione celebrativa, patrocinata dal Comune di Voghera – Assessorato allo Sport e Tempo Libero – in onore del Maestro Internazionale di Judo. La Fijlkam – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali – ha deciso di conferire a Giancarlo Peloso il prestigioso 9° Dan nel corso di un evento organizzato dall’ASD Bu Sen Voghera Lunedì 20 Marzo presso la palestra di arti marziali di via Sturla.

Il premio, che indica il raggiungimento di un elevatissimo livello nell’ambito della disciplina, è un segno di riconoscimento per i valori, umani e sportivi, del Maestro Peloso. L’iniziativa prenderà il via alle ore 18:00, con il corso dedicato ai più piccoli. Il clou sarà rappresentato dalla consegna della targa al Maestro, in programma alle ore 19:00. In seguito, si terrà uno stage dedicato ai ragazzi e agli adulti.

“Voghera rende omaggio ad un proprio concittadino che è diventato un autentico pioniere del mondo del judo – sottolinea l’Assessore allo Sport e Tempo Libero Simona Virgilio -. Il nostro Comune ha accolto con enorme piacere la proposta dell’Asd Bu Sen. Sarà un onore ricevere il Maestro Giancarlo Peloso, una figura in grado di riflettere valori umani e sportivi. Come Assessore allo Sport, intendo rimarcare l’importanza dell’attività sportiva per il raggiungimento del benessere psicofisico, ma anche per la crescita, l’educazione, l’inclusione e l’aggregazione”.

Nato a Voghera il 15 Marzo 1936, Giancarlo Peloso rimane affascinato dal mondo del judo nel ’55. Da quel momento, la conoscenza di Maestri italiani e giapponesi, unita alla partecipazione e alle vittorie in contesti nazionali e internazionali, comporta una crescita vertiginosa nel contesto della disciplina. Nel 1986 la Federazione conferisce a Peloso il titolo di Maestro Benemerito e nel 2000 diventa Presidente del Comitato Regionale Lombardo Fijlkam per il quadriennio olimpico.

“Ho avuto il piacere di conoscere Giancarlo Peloso nel ‘56 – spiega il Maestro Giuseppe Domenico Stefani, 6° Dan di judo, conseguito a Milano -. Stiamo parlando di una persona completa e formativa sotto ogni punto di vista. La disciplina persegue i tre principi di rispetto, miglior impiego dell’energia e di armonia, quest’ultima intesa come crescita degli atleti protagonisti. Praticare judo abitua a lottare, in un contesto che ha una chiave di lettura: il più bravo vince, ma si è tutti uguali. Faccio riferimento anche al concetto di antibullismo, infatti i giovani devono imparare a difendersi senza mostrare astio per l’eventuale sconfitta”.

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