Peste suina. Su 102 cinghiali abbattuti dall’inizio dell’anno nessun animale è risultato infetto

VARZI Si fa sempre più massiccia la prevenzione contro la diffusione della peste suina. In questo verso va il potenziamento delle battute di caccia al cinghiale in tutta la provincia ma in particolar modo nella zona di restrizione 1, che coincide con la media e alta Valle Staffora al confine con la Val Curone.

La notizia positiva arriva dal fatto che nessuno dei 102 cinghiali che sono stati abbattuti dall’inizio dell’anno è stato intaccato da questa malattia. Il rovescio della medaglia è invece che nella fascia collinare e montana della val Borbera negli ultimi due giorni sono stati segnalati ben 15 casi di peste suina che ha colpito i cinghiali. Ad oggi, da quado è iniziata l’emergenza, sono bel 242 i casi accertati in Piemonte e 121 in Liguria.

Oltre alla rete di delimitazione del territorio, che è già in gran parte stata sistemata al confine tra le valli Staffora e Curone, che dovrebbe preservare la fascia montana dell’Oltrepo dal proliferarsi di questa malattia, la polizia provinciale coordinata da Mauro Maccarini continua ad effettuare battute di caccia con l’obiettivo di contenere il numero dei cinghiali presenti sul nostro territorio.

Il tutto in sinergia con gli ambiti territoriali caccia, in particolare l’Atc 5 di Varzi che è quello maggiormente interessato al problema legato alla peste suina. Nel 2022 sono state effettuate ben 106 uscite che hanno portato all’abbattimento di 569 cinghiali.

“Già dal 2 gennaio di quest’anno sono iniziate le battute per contrastare la peste suina – sottolinea Maccarini -. Ad oggi sono state già effettuate 20 uscite che hanno portato all’abbattimento di 102 cinghiali. Abbiamo effettuato battute in Lomellina, al confine tra il Pavese e la Lomellina e in particolare tra Zinasco e Travacò. La nostra attenzione chiaramente mira in particolare a contrastare la diffusione della peste suina nella zona di restrizione 1 che confina con il Piemonte, quindi verso il varzese. Di tutti i capi abbattuti – continua Maccarini – nessuno fortunatamente è risultato positivo. Abbiamo preso un impegno costante che stiamo portando avanti per contrastare in tutti i modi l’avanzata di questa malattia”.

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