VOGHERA Saranno giorni cruciali quelli del nuovo anno per la redazione del nuovo piano di governo del territorio della città di Voghera.
Un piano che dovrebbe essere approvato entro la seconda metà del 2023 anche se l’assessore alla partita, William Tura, punta a dare il via libera prima dell’estate. Recupero del centro storico, rilancio delle aree dismesse e della zona a ridosso del torrente Staffora sono i temi principali che verranno dibattuti nel rush finale di gennaio. Dopo di che l’Università di Pavia dovrà redigere il nuovo piano che a metà estate potrebbe divenire realtà.
“Prosegue l’iter che porterà all’approvazione del piano di governo del territorio – spiega l’assessore all’urbanistica Tura – che ha visto momenti di confronto e condivisione con la città e con le categorie. All’interno della maggioranza è iniziato il percorso di analisi del documento e con il mese di gennaio pensiamo di terminare gli sviluppi delle linee programmatiche propedeutiche alle strategie di revisione del Pgt da parte dell’Università di Pavia.
“Contemporaneamente – continua Tura – è nostra intenzione sviluppare all’interno delle linee strategiche anche le basi di quello che sarà il protocollo da sottoscrivere con il gruppo Rfi (Rete ferroviaria italiana) in merito alla pianificazione per il recupero delle aree dismesse, con l’obiettivo anche in questo caso di avere supporto tecnico da parte dell’Università di Pavia”.
L’obiettivo dell’amministrazione guidata da Paola Garlaschelli è quello di redigere un piano di governo del territorio che sappia stare al passo con i tempi ma soprattutto che sappia affrontare il delicato momento che sta attraversando la città di Voghera sia dal punto socio economico che sanitario.
Su questo obiettivo, la maggioranza ha impostato il proprio lavoro in questi mesi che è sfociato nel documento di indirizzi approvato dalla giunta: “Il percorso nella redazione del documento è stato frutto della collaborazione e del confronto con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia che ha costituito le basi di analisi e di individuazione delle linee di indirizzo per la revisione generale del Pgt”. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il nuovo Pgt: riduzione del consumo di suolo, rigenerazione territoriale, urbana ed edilizia, rilancio del commercio di vicinato nel centro storico e nei quartieri, governo delle opportunità infrastrutturali e di potenzialità del sistema della mobilità, città per la salute e città delle isole energetiche, saranno le tematiche da sviluppare.
“Il tutto – conclude Tura – con il contributo scientifico dell’Università che si collegheranno alla necessità di una puntuale riflessione su alcuni ambiti cittadini: nuovo parco del Baratta, torrente Staffora, ex Caserma di Cavalleria, ex macello, aree dell’ex ospedale psichiatrico, cittadella dello sport nell’area dell’attuale Campo Giovani, scalo ferroviario, attività produttive e corridoi commerciali senza previsione di grande distribuzione”.