MILANO – Si è tenuto questa mattina (2 dicembre) a Palazzo Pirelli un workshop, organizzato dalla Commissione Attività produttive, sul rapporto tra disoccupazione e posti vacanti nel mondo del lavoro. Il disallineamento, o mismatch, tra questi due indicatori, è un fattore critico e di ridotta crescita e resta un problema aperto anche se, come emerge nel confronto tra le diverse regioni, quello lombardo è uno dei mercati del lavoro più efficienti ed è capace di buona risposta ai cambiamenti economici. Nonostante questo, trovare le figure professionali necessarie non è ancora un processo immediato. In questa prospettiva, emerge dall’incontro, è cruciale il ruolo degli ITS, i corsi biennali di Istruzione tecnica superiore.
“Ciò di cui ci dobbiamo occupare sono gli scenari futuri – ha sostenuto il Presidente della Commissione GianMarco Senna – ed è necessario un ripensamento delle professionalità e dell’impulso che si dà alla formazione”.
Secondo i dati della ricerca di Randstad Research, presentata oggi, se si misura la relazione tra disoccupazione e posti vacanti, la Lombardia è al secondo posto in Italia per virtuosità, dopo Trentino-Alto Adige e a pari merito con Veneto ed Emilia Romagna, ma esistono margini di miglioramento, come ha illustrato Daniele Fano, coordinatore del Comitato scientifico di Ranstad. Un indicatore che complica il quadro, ha chiarito Fano, sono i dati che riguardano gli inattivi: il 28% in Lombardia (contro il 15% della Svezia, il 20% della Germania e, purtroppo, il 34% dell’Italia). I NEET (i giovani che non studiano e non lavorano) sono il 13,6% in Lombardia.
Un ruolo chiave nella soluzione del problema è svolto dalla formazione tecnica e tecnologica superiore, come ha spiegato Fabio Costantini (Presidente della Fondazione ITS Tech Talent Factory). Costantini ha posto l’accento sulla necessità di rinforzare il concept e far crescere l’impatto e l’appeal della formazione ITS, creando contesti che producano spinte di sistema.
Una tavola rotonda ha concluso i lavori, con contributi di analisi e di studio di Mario Mezzanzanica Pro-Rettore per l’Alta formazione e per le attività del lavoro e Direttore del Dipartimento di statistica e metodi quantitativi dell’Università di Milano Bicocca; Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli; Marco Tucci, CEO Entity Web Solutions e Raffaello Vignali di Polis Lombardia.
Nelle conclusioni, la Vice Presidente della Commissione Paola Romeo ha sottolineato come “solo investendo sul futuro dei giovani si possono trovare efficaci leve di sviluppo”. Paola Romeo ha insistito sulla necessità di costruire percorsi formativi appetibili, con particolare riguardo alla formazione delle giovani donne, che devono essere incoraggiate ad avvicinarsi anche alle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
Nel secondo trimestre del 2022 il tasso regionale di disoccupazione si attesta al 5,1%. A fine 2021, in Lombardia, il 59% dei disoccupati lo era da meno di un anno, il 19% non lavorava da più di un anno, il restante 13% da più di tre anni. Dati comunque migliori della media nazionale, dove il 49% dei disoccupati non lavorava da meno di un anno, il 51% era disoccupato da più di 12 mesi, il 20,4% da più di 3 anni .
(Fonte – Lombardia Notizie)