Agricoltura di montagna: approvato in Commissione Agricoltura un progetto di legge che incentiva la ricomposizione dei fondi agricoli nelle zone montane

MILANO– Contrastare la frammentazione dei fondi agricoli nelle zone montane e incentivarne la ricomposizione in proprietà indivise con contributi economici agli acquirenti. Questo in sintesi lo scopo del progetto di legge approvato oggi all’unanimità dalla Commissione Agricoltura e di cui è relatore Francesco Ghiroldi (Lega).  .

“Il territorio regionale lombardo – ha commentato Ghiroldi – è costituito per oltre il 40% della superficie complessiva da montagne. Un territorio bello ma fragile, contraddistinto da grandi superfici boscate e da ridotte superfici a vocazione agricola, modellate da secoli di lavoro dell’uomo. Si tratta di       aree difficili, spesso delimitate “a terrazza” con l’intento di strappare al bosco superfici da coltivare. Questa agricoltura, da anni, combatte con una piaga che si chiama frammentazione della proprietà. Nelle valli lombarde, il taglio medio delle proprietà coltivabili è inferiore ai mille metri e ciò ne rende spesso diseconomica la coltivazione. Con questo provvedimento – ha proseguito Ghiroldi – vogliamo favorire la ricomposizione di queste aree in modo coordinato, tramite un progressivo riordino fondiario dei terreni che risulti funzionale alla loro valorizzazione e al loro effettivo utilizzo”.

Il progetto di legge prevede un contributo economico fino al 50% delle spese notarili sostenute per l’acquisto di fondi o fabbricati agricoli adiacenti a quelli già posseduti. I beneficiari della misura sono i proprietari di terreni o immobili a uso agricolo non superiori ai 10.000 metri quadrati di superficie siti nei Comuni facenti parte delle Comunità Montane lombarde.

Si tratta – ha commentato il Presidente della Commissione Ruggero Invernizzi (Forza Italia) – di un provvedimento di buon senso che tiene conto delle peculiarità dell’agricoltura di montagna. Non a caso la Commissione lo ha votato all’unanimità dopo un approfondito lavoro sugli emendamenti. Auspico – ha concluso Invernizzi – che la misura incontri il gradimento degli interessati e che venga adeguatamente finanziata in modo da soddisfare tutte le richieste che dovessero pervenire”.

Rispondi