PAVIA – A un anno da quando è stato presentato, la Fondazione Comunitaria è tornata a parlare del suo Fondo Povertà. Lo ha fatto giovedì 20 ottobre in una conferenza stampa organizzata per illustrare i progetti finanziati, le iniziative , le attività svolte a sostegno delle fasce più povere della popolazione proprio grazie a questo Fondo speciale, strumento nato in coerenza con il programma “Contrasto alle nuove povertà” promosso da Fondazione Cariplo.
L’incontro, moderato da Matteo Colombo, ha messo al centro le testimonianze di quattro enti che hanno già realizzato alcune importanti iniziative a servizio di persone bisognose, in particolare a supporto della famiglia e dei Centri di bassa soglia già attivi sul territorio.
Terminati i saluti del presidente Giancarlo Albini e l’intervento di Nicoletta Marenzi, consigliere della Fondazione e coordinatrice dell’Area Servizi alla Persona, ha preso la parola la direttrice Anna Tripepi che ha ribadito quali siano le finalità del Fondo: attenzione sul fenomeno delle nuove povertà; costruire alleanze locali per far fronte al problema; promuovere la cultura del dono sensibilizzando le comunità locali; sostenere interventi di contrasto alla povertà realizzati da reti territoriali non profit; monitorare i bisogni dei territori; favorire la contaminazione tra enti, persone e territori.
Dopo aver effettuato un’importante azione di mappatura delle opportunità, pubbliche e private, già presenti e attive sul territorio, il Comitato di Gestione del Fondo (formato da Caritas di Pavia, Tortona e Vigevano; ATS di Pavia; Ambiti Territoriali della Provincia di Pavia, CSV, Osservatorio Pavese per l’Inclusione Sociale OPIS) ha individuato alcune priorità territoriali, particolarmente significative in questo periodo storico in termini di bisogno: povertà economica delle famiglie, dovuta alla mancanza di lavoro o di opportunità di inclusione; povertà educativa e povertà estrema.
Il budget a disposizione, messo in campo da Fondazione Cariplo, ammontava a 100.000 euro che è stato suddiviso in 2 filoni d’intervento: reti e servizi a sostegno della famiglia, nei 5 distretti sociali (60.000 euro) e reti di potenziamento dei Centri di bassa soglia, nei poli di Pavia, Vigevano e Voghera budget (40.000 euro).
Nel primo caso l’azione ha previsto l’individuazione di 5 soggetti gestori (1 per ogni distretto) che si sono impegnati a costruire reti territoriali di sostegno (composte da soggetti pubblici e privati) finalizzate a realizzare percorsi di presa in carico di nuclei famigliari fragili. Per ogni nucleo preso in carico la rete aveva a disposizione un fondo per la costruzione di percorsi individualizzati di raggiungimento della progressiva autonomia.
A titolo esemplificativo le risorse del fondo sono state utilizzate per sostenere i costi della riqualificazione professionale degli adulti o della formazione dei giovani, ma anche per il sostegno delle spese quotidiane, con particolare attenzione per il tema della povertà educativa.
Il percorso di presa in carico aveva una durata dai 6 ai 12 mesi. Ad ogni rete territoriale è stato attribuito un budget di circa 12.000 euro (in modo proporzionale in base al numero dei residenti). Le cinque reti faranno riferimento ai 4 distretti sociali: Pavia, Alto e Basso Pavese, Broni e Casteggio, Lomellina, Voghera e Comunità Montana dell’Oltrepò pavese.
Gli enti che hanno beneficiato del finanziamento sono: Associazione Babele Onlus di Pavia per il progetto “La comunità che si prende cura delle famiglie” (importo stanziato 24.000.00 euro); Associazione Mons Acutus ODV di Montù Beccaria per il progetto “Percorsi e Orizzonti” (importo stanziato 12.000,00 euro); Coordinamento del Volontariato di Vigevano per il progetto “Insieme contro la povertà” (importo stanziato 12.000,00 euro); Associazione Volontari Pro Famila Spinelli di Voghera per il progetto “Mano Fraterna Solidale” (importo stanziato 12.000,00 euro). Sono stati presi in carico in totale 65 nuclei familiari.
Nel secondo caso l’azione è in capo alle tre Caritas e ha avuto come obiettivo il potenziamento dei Centri di bassa soglia già attivi, in particolare dei Centri Diurni destinati ad accogliere persone in situazione di grave marginalità; le Caritas si sono impegnate a costruire reti a sostegno dell’inclusione sociale, introducendo nuovi servizi finalizzati alla progressiva autonomia.
A raccontare alcuni dei progetti già realizzati sono stati Giuseppe Costanza Angeli presidente dell’Associazione Babele di Pavia; Rossella Buratti presidente del Coordinamento Volontariato di Vigevano, Ernesto Belcredi dell’Associazione Mons Acutus Onlus di Montù Beccaria e Luca Simoni della Caritas di Tortona con Ruggero della Casa della Carità di Voghera e la volontaria Martina.
Il Fondo Povertà è aperto: chiunque può contribuire con donazioni e incrementare così le risorse a disposizione della comunità. È possibile effettuare un bonifico intestato alla Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia: IBAN IT60 M030 6909 6061 0000 0172 009