VARZI – E’ morto all’età di 68 anni Giovanni Draghi per oltre 30 anni dirigente e funzionario della Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese. E’ stato per tanto tempo un punto di riferimento fondamentale per l’ente montano occupandosi in particolare di lavori pubblici e di dissesto idrogeologico. Giovanni Draghi era andato in pensione da circa un anno ed era conosciuto e apprezzato in tutta la valle Staffora e non solo. Tra la fine degli anni sessanta e l’inizio del settanta è stato un pilastro del Varzi calcio e del Pontecurone come centravanti giocando per diversi anni.
Tanti sono i sindaci e gli amministratori che si sono stretti attorno alla famiglia in questo triste momento di dolore: dall’ex presidente della Comunità Montana Elio Berogno, all’attuale presidente Giovanni Palli, dal sindaco di Fortunago Pier Achille Lanfranchi all’ex sindaco di Varzi Gianfranco Alberti.
“Se ne è andato un amico. – le parole del presidente della Comunità Montana e della Provincia di Pavia Giovanni Palli – Una notizia che mi rattrista molto, Giovanni era un uomo buono sempre pronto ad aiutare il prossimo, un varzese doc che ha dedicato la sua vita lavorativa alla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese di cui è stato un pilastro portante per molti anni. Un professionista di primo livello ed un punto di riferimento per il territorio. Sono vicino alla famiglia per questa grave e improvvisa perdita che addolora tutta la comunità Varzese e dell’Oltrepó Pavese”.
“È come se qualcuno, chissà dove, con eccesso di perfidia ci sfilasse le persone che sempre ti hanno dato una mano. – il ricordo del sindaco di Fortunago Lanfranchi – Siamo comuni e comunità, noi oltrepadani, siamo borgo e mondo. Figli di questi paesi fatti di gente di talento e generosa. Questo era Giovanni Draghi, figlio di questi grandi paesi, carichi di storia e di futuro, orgoglioso del suo intenso lavoro nella Comunità Montana. Aveva l’ironia e l’umanità di chi ha conquistato con fatica il diritto a vivere sereno”.
“La notizia della sua morte è l’unica brutta notizia che ci ha dato in tutta la sua vita. – continua Lanfranchi – Per il resto dei suoi giorni, sino agli ultimi di questa vita terrena, ha sempre pensato, anche con una semplice battuta, di farci stare sorridenti. Tornerei ai vecchi tempi, quando tra colleghi di lavoro, ci scambiavamo commenti, sempre supportati dalla sua risata finale. Io, in questo triste momento, mi accomuno al vostro sgomento e scusate se lo fatta lunga, ma mi piace ricordarlo così. “Dragone” , un pezzo di noi tutti”.
Giovanni Draghi lascia la moglie Delfina e il figlio Francesco. I funerali si terranno lunedì alle 10 nella chiesa parrocchiale di Varzi mentre domenica sera nella stessa chiesa si svolgerà il rosario alle 20.30.