Il caro energia mette a rischio il futuro degli oltre 25mila agriturismi presenti in Italia con circa 14 milioni di presenze all’anno delle quali oltre la metà turisti stranieri. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del caro energia sul primato mondiale dell’Italia nel turismo rurale, sulla base dei dati Istat. L’aumento esponenziale dei costi compromette la sostenibilità economica dell’offerta turistica nelle campagne dove – sottolinea la Coldiretti – l’alloggio (con 20.492 aziende, 82% del totale) e la ristorazione (12.455, il 62% del totale) sono i due pilastri dell’agriturismo, secondo l’ultima analisi Istat.
Sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, ma non mancano – continua la Coldiretti – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. L’emergenza bollette – precisa la Coldiretti – colpisce ora un settore che mostrava segni di ripresa dopo le difficoltà determinate dall’emergenza covid che aveva determinato un calo del 34% delle presenze.
“L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane” sottolinea Diego Scaramuzza presidente di Terranostra nel precisare che “in quasi 2 comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari Made in Italy”.
(fonte: www.coldiretti.it)