Insediamento di nuove attività di lavoro a distanza in coworking nel centro storico cittadino, aperto il Bando per richiedere incentivi

VOGHERA – Aliquota agevolata IMU al 5,3 per mille (7,6 per mille per immobili di cat. D/5), riduzione del 30% della parte variabile TARI per i primi due anni di attività, riduzione del 50% del canone unico patrimoniale per esposizione pubblicitaria per i primi due anni di attività, esenzione dalle spese di allacciamento delle nuove utenze ASM (oneri amministrativi e deposito cauzionale), tariffa parcheggi a pagamento del centro (esclusa piazza Duomo) di 3 € al giorno tramite l’app Easypark per gli utenti delle attività di coworking.

Sono gli incentivi che possono essere richiesti da chi vuole avviare spazi di coworking nel centro storico di Voghera e che potranno essere concessi per l’anno 2022, in ordine di presentazione, sino ad esaurimento della cifra disponibile di € 5.000,00 a copertura delle minori entrate per IMU e TARI, alle domande che risulteranno conformi ai requisiti previsti. Tutto questo in attuazione della Delibera del 18 febbraio 2022, con la quale erano stati approvati gli incentivi che vanno a concretizzarsi nel Bando aperto questa settimana.

“Tutti auspichiamo che determinati impatti dell’emergenza sanitaria si superino nel più breve tempo possibile – le parole di Michele Calabrò, Consigliere Comunale a cui il Sindaco Paola Garlaschelli aveva conferito con apposita delega l’incarico di analizzare gli elementi utili a definire le scelte di programmazione e di pianificazione per lo sviluppo di attività produttive di beni e servizi e per la possibilità di creare spazi di coworking – ma il lavoro a distanza, anche alternato durante la settimana, è una realtà che può e deve rappresentare anche un’opportunità di sviluppo per il tessuto del centro storico delle nostre città, a partire proprio da Voghera. Con questo obiettivo il Bando dà attuazione al lavoro concluso a febbraio e la misura può gettare le basi per una nuova visione del centro, che attraverso la creazione di spazi di coworking crei opportunità di recupero e di rilancio di immobili ad oggi poco o per nulla utilizzati”.

“L’apertura del Bando è un risultato concreto frutto di un’ottima collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica e con il Consigliere Delegato Calabrò – continua l’Assessore al Commercio Maria Cristina Malvicini – e rappresenta un ottimo impulso al tessuto socio-economico del centro storico anche in chiave commerciale, in quanto potenziale volano economico. Amministrare bene significa interpretare i bisogni delle persone alla luce del contesto e dei tempi che cambiano: questa misura racchiude in sé tutto questo. Per questo progetto abbiamo stanziato 5mila euro sul 2022, contiamo di dare continuità con fondi dedicati anche nel 2023”.

I requisiti degli immobili nei quali si intende insediare attività di lavoro a distanza, da attestare all’atto di presentazione della domanda, sono: – immobili inutilizzati, o utilizzati solo per brevi periodi, da prima del 18 febbraio 2021; – immobili situati nel Centro storico cittadino ricompresi nella Zona ZTS1 del PGT vigente, aventi almeno un vano con superficie di pavimento superiore a 15 mq a piano terreno, almeno una parete con vetrina o finestra prospettante direttamente sulla pubblica via, o anche senza aperture visibili dalla pubblica via, ma in questo caso con superficie lorda di pavimento maggiore di 200 mq; – unità immobiliari classificate catastalmente in una delle seguenti categorie: A/10 – uffici e studi privati, C/1 locali commerciali, C/3 – laboratori per arti e mestieri, D/5 – istituti di assicurazione, cambio o credito con fini di lucro.

Si dovrà inoltre presentare impegno a destinare all’attività di coworking almeno il 60 per cento della superficie utile (servizi e locali accessori esclusi) di ciascuna unità immobiliare per la quale si presenta domanda.

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