VOGHERA – E’ stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con i fondi europei del PON Inclusione il progetto “Centro Servizi per il contrasto alla povertà e Housing First”, presentato dal Comune di Voghera in qualità di ente capofila del Piano di Zona dell’ambito territoriale Voghera e Comunità Montana Oltrepo’ Pavese. Il progetto, finanziato per un importo di € 134.000, è stato presentato con gli enti del terzo settore che hanno partecipato alla co-progettazione, Agape, Centro Servizi Formazione, Codams Due, Il Melograno con Associazione per la ricerca sociale (ARS), La Collina.
L’attivazione del progetto arriverà a seguito della sottoscrizione della convenzione con il Ministero e sono previste azioni orientate a garantire un approccio integrato di presa in carico e assistenza a persone senza dimora o in situazione di povertà estrema o marginalità, modulato a seconda del bisogno rilevato.
Sono previste azioni finalizzate al potenziamento delle azioni di housing, implementando i servizi e strutturando una rete che comprende quattro nuovi alloggi sul territorio per rispondere alle necessità derivanti dalle conseguenze della fase pandemica, mediante l’articolazione di servizi di accompagnamento socio-educativo per l’avvio di percorsi personalizzati di reinserimento sociale e lavorativo.
Verrà inoltre garantito l’accesso ai servizi tramite un centro servizi organizzato, una sorta di sportello d’ascolto in cui, tramite colloqui conoscitivi, è possibile interpretare le necessità di un bacino più ampio di beneficiari che saranno supportati ed accompagnati presso i servizi preposti attivi sul territorio. Tra i beneficiari del servizio verranno individuate persone da avviare a percorsi di orientamento alla formazione e al lavoro, attivando anche tirocini formativi e di inclusione.
“Come Amministrazione Comunale siamo molto soddisfatti, in quanto la nostra partecipazione al progetto è stata accettata e finanziata – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Federico Taverna -. Riusciamo in questo modo a recuperare delle risorse che arrivano dal fondo Reactive Eu asse 6 del Pon Inclusione. Questa è una delle tante dimostrazioni della nostra concentrazione e attenzione sul tema del disagio sociale. Grazie a questo progetto, andremo ad intervenire sulle situazioni di estremo disagio sociale attraverso alcuni servizi di pronto intervento sociale, quali ad esempio l’accesso alla residenza anagrafica al fermo posta, che garantisce alle persone senza dimora di usufruire dei servizi offerti dal Comune”.
“Il pronto intervento sociale rappresenta una tipologia di servizio che può essere assicurato 24 ore su 24 per tutto l’anno e che ha l’obiettivo di offrire una risposta tempestiva alle persone che versano in situazioni di particolare gravità – prosegue l’assessore Taverna -. La novità è rappresentata dal centro servizi per il contrasto alla povertà, un’attività di presidio sociale per le persone che si trovano in condizioni precarie e senza dimora. L’altra grande novità è dettata dal fatto che, grazie al progetto, vengono messi a disposizione quattro alloggi gestiti da una cooperativa i quali ospitano persone in grave disagio sociale con l’obiettivo di introdurre loro in un percorso di reinserimento sociale. Crediamo, in conclusione, che questo progetto rappresenti la risposta migliore che potremo dare in tutti quei casi di situazioni di grave marginalità riconducibili in particolare alle persone senza fissa dimora”.