RIVANAZZANO TERME – Alla fine, come da previsione, Alice Zelaschi della lista ‘Uniti per Riva’ non si è presentata e così al confronto tra i candidati sindaci andato in scena venerdì sera al teatro comunale di Rivanazzano Terme si sono sfidati Romano Ferrari ‘Patto per Riva’ e Luigi Gatti ‘Insieme per Rivanazzano Terme’. Il teatro gremito per ascoltare progetti e programmi elettorali nella serata moderata da Claudio Micalizio. Una serata pacata dove si sono evitate anche sterili polemiche nei confronti di Alice Zelaschi che non ha preso parte alla discussione lasciando così vacante la sedia che era stata sistemata sul palco del teatro. Tanti i temi dibattuti ma quelli che sono stati accolti più favorevolmente sono quelli legati ai lavori pubblici e alle priorità.
In questo verso Romano Ferrari ha spiegato: “Le priorità per noi sono la riqualificazione dei giardini di piazza Chiesa Abbiati con acquisizione dell’immobile Chiesa Abbiati per farne una cittadella della cultura trasferendo la biblioteca. Questo ci consentirebbe di riqualificare un patrimonio del paese. Altra priorità – ha continuato Ferrari – è la costruzione di uno scolmatore per le acque piovane nella parte sud ovest del paese oltreché di un nuovi collettori, per favorire il deflusso di acque piovane, nella zona del teatro e in via Damiano Chiesa. Il tutto abbinato alla regimentazione dei fossi. Terza priorità il rifacimento del marciapiede di viale Colombo, di via Pedemonti e la costruzione di un nuovo marciapiede in via De Amicis”.
Luigi Gatti ha esplicitato le priorità che con il suo gruppo è intenzionato a realizzare da subito. “Per quanto riguarda i lavori pubblici ha detto – è fondamentale ridefinire la viabilità veicolare, pedonale e ciclabile. E’ necessario realizzare all’interno del centro storico dei nuovi sensi unici, dei nuovi marciapiedi sulle strade di maggior percorrenza e rifare quelli esistenti ove necessario. Altrettanto dicasi per il ripristino delle funzionalità e l’aggiornamento dimensionale della rete di scarico delle acque piovane. È inoltre doveroso il recupero degli edifici del centro storico oggi abbandonati, pericolanti o in disuso”