VARZI – Al via la campagna di raccolta dei funghi epigei nel territorio della Comunità montana dell’Oltrepo. Le piogge dei giorni scorsi hanno già fatto crescere i prelibati porcini nei boschi di Sant’Alberto, Oramala, Castellaro e Pietragavina ed è già partita la corsa deli appassionati per raccogliere i pregiatissimi ‘boletus’.
La raccolta dei funghi è regolamentate e la famiglia dei comuni della Comunità montana che aderiscono all’iniziativa per la gestione comprensoriale, nel 2022, si conferma in 10 Comuni ovvero Bagnaria, Colli Verdi, Godiasco Salice Terme, Menconico, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Val di Nizza, Varzi e Zavattarello.
Il boom di turisti, escursionisti ed appassionati registrato già nel mese di maggio, con le prime crescite di funghi, ha già fatto registrare numeri considerevoli di turisti ed appassionati.
Una stagione, infatti, che grazie alla recenti piogge di fine maggio fa promettere bene tanto da far anticipare le attività la Comunità montana che, per il 2022, ha confermato le modalità di raccolta dei funghi epigei nonché le modalità di acquisto dei permessi.
In questo senso l’Ente montano ha confermato il connubio vincente con il consorzio forestale Reganzo che da diversi anni gestisce le attività, insieme a Comuni e realtà commerciali aderenti, di vendita dei permessi per la raccolta dei funghi epigei così come regolato dalla normativa regionale nonché la collaborazione con la società Geoticket, una start up giovane ed innovativa, che ha creato un portale italiano specializzato nell’acquisto digitale del permesso di raccolta funghi e che si ripromette di rilanciare il turismo escursionistico nell’Appennino.
Un sistema di vendita online, accessibile ed intuitivo, che permetterà a qualunque appassionato di conoscere il nostro territorio ed approcciarsi con un click. Il tesserino per la raccolta funghi per il 2022, acquistabile anche nei negozi convenzionati, ha un costo di 10 euro il giornaliero, 30 euro il mensile e 80 euro quello annuale. Si potrà raccogliere i funghi nei giorni di mercoledì, sabato e domenica e la raccolta, in contenitori rigidi per evitare la dispersione delle spore, può avvenire fino ad un massimo di 3 chili al giorno.
“La Comunità montana – dichiara Andrea Gandolfi, assessore all’agricoltura dell’Ente montano – crede molto in questo modello innovativo di pagamenti ecosistemici che permette di costruire un patto tra istituzioni e amanti del territorio per la valorizzazione dei boschi e del patrimonio naturale. Una buona pratica che tutela e valorizza il nostro eco sistema perché i proventi dei tesserini verranno, interamente, reinvestiti in opere di miglioramento ambientale, tutela del patrimonio boschivo e della biodiversità”.