Il “recente passato” di Voghera, del suo territorio e del Paese in “Voti di memoria”, il nuovo libro-racconto di Giorgio Silvani

VOGHERA – Sabato 14 maggio, alle 17, presso la Biblioteca civica di Voghera, il professor Rinaldo Bertolini dialogherà con Giorgio Silvani autore del libro “Voti di Memoria ” 1993-2021 – “Racconto delle vicende elettorali a Voghera, nei dintorni e in Italia, di accadimenti politici e non, di storie e di personaggi della città e del Paese”.

Il volume, disponibile in tutte le librerie di Voghera da mercoledì 4 maggio 2022. Edizioni: CEO Cooperativa editoriale Oltrepò – Giornale di Voghera, nell’anno del Centenario della storica testata cittadina, alla quale andranno tutti i proventi della vendita.

Tutto nasce da una veniale dimenticanza

Può succedere che un paio di “vuoti di memoria”, cioè due nomi dimenticati in una sera d’agosto del 2020, mentre si discute tra amici delle imminenti elezioni comunali a Voghera, diventino lo spunto per narrare i quarantaquattro voti cittadini dal 1993 al 2021? Può succedere che, per meglio capire, il racconto si allarghi a tutte le altre elezioni sul territorio e in Italia, nello stesso periodo? Può succedere che la narrazione si estenda abbondantemente ai tante vicende e accadimenti a Voghera, in Oltrepo’, nella Provincia, nel nostro Paese e, talvolta, del mondo intero? Può succedere. Ed è successo, in un libro alle stampe in questi giorni. Dopo la pubblicazione di “Sfiorati dal Vento” (storie di mille giorni attorno al “Sessantotto”, a Voghera, Pavia e in Italia, pubblicato nel 2016), Giorgio Silvani, giornalista e scrittore vogherese, è tornato a raccontare.

Un anno e mezzo di lavoro

L’avventura di Silvani è iniziata un anno e mezzo fa. Il titolo è arrivato subito, ispirato da quella “dimenticanza agostana”: “Voti di memoria”. Proprio il “fare memoria” è stato l’obiettivo che l’autore si è posto: “Far memoria non è un riduttivo “ricordare”, tanto meno un’ossessione nostalgica – scrive Silvani nell’introduzione – È piuttosto il diritto e dovere di non dimenticare, che va conservato, alimentato e adoperato per meglio conoscere, capire, ripensare a nuovi progetti o porre rimedio a pericolose derive”. Per diciotto mesi lo scrittore cittadino ha ricostruito gli eventi anno per anno, pescando dal suo archivio di ritagli e appunti, dalle raccolte di giornali locali e nazionali, consultando libri, saggi e siti internet, “scomodando” amici e protagonisti per ricostruire particolari.

Racconti come fotografie e scrittura critica

Anche questa volta Giorgio Silvani ha raccontato adoperando il suo linguaggio diretto, punteggiato di ironia, narrando come se scattasse fotografie, riportando alla luce episodi, curiosità, personaggi, retroscena, non pochi ormai scordati, del visssuto politico, sociale, civile e culturale. “Questo libro non è un saggio e neppure un’analisi storica approfondita. E’ solamente un racconto – precisa l’autore – Mi sono imposto di narrare in modo oggettivo. Poi l’uso degli aggettivi e le frequenti…”sottolineature” mi hanno spesso smascherato. Del resto chi mi conosce sa da dove vengo e cosa ho fatto e pensato nella mia vita. Chi non mi conosce lo capirà”.

Una lettura senza prender fiato

Gli avvenimenti, le curiosità, i retroscena, i personaggi s’intrecciano, si inseguono, si collegano tra loro. La lettura sollecita la memoria e talvolta la sorprende. E’ quel che accade ripercorrendo la fitta sequenza di protagonisti del grande teatro che hanno fatto tappa a Voghera, o le infinite e complesse vicende dell’Asm cittadina oppure quelle della nuova Casa di riposo. Il libro ricostruisce attentamente i tanti appuntamenti elettorali a Voghera, nel territorio provinciale, in Italia; si sofferma sull’avvicendarsi degli amministratori locali e dei governi italiani negli ultimi ventotto anni, tra scrutini thriller, tensioni pre e post elettorali, duri scontri politici, ascese e cadute di protagonisti, irrompere di clamorosi risvolti giudiziari, inattesi cambi di scenario o predestinate riconferme, tante storie di vittorie e sconfitte, di rabbie dei delusi e di protervie dei vincenti. Le cifre e le percentuali delle tornate elettorali non sono volutamente riportate in tabelle, ma diventano anch’esse parte attiva del racconto. Le comparazioni dei risultati sono ridotte all’indispensabile.

Non c’è tutto, ma c’è “tanto”

In “Voti di memoria” si narra delle tragedie degli immigrati, degli orrori del terrorismo e delle guerre, dei conclavi per eleggere pontefici e delle strategie per nominare i presidenti della Repubblica, dei movimenti di piazza, delle cronache e dei retroscena di duelli e battaglie tra leader politici nazionali e locali, delle diaspore nei partiti, delle crisi economiche e finanziarie, delle tensioni a livello europeo. Il tutto si interseca con le molte altre vicende legate a Voghera: l’odissea dei restauri del teatro Sociale, le battaglie contro l’inquinamento, i destini dei “soliti noti” della politica locale, le emergenze sociali gestite dal volontariato, le iniziative culturali e civili, le polemiche sulla gestione della città, gli ultimi inquietanti eventi del 2021. “Ho selezionato i fatti sulla base di un’oggettiva rilevanza storica, ma anche di mie scelte soggettive, certamente opinabili – precisa l’autore – Con un po’ di presunzione penso che tutto quello che ho raccontato sia comunque più di quello che il lettore ricorda”.

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