Peste Suina: partirà una caccia di selezione per l’abbattimento di 300 cinghiali lungo la dorsale confinante tra la Valle Staffora e la Val Curone

VAL DI NIZZA – Lombardia da una parte e Piemonte dall’altra stanno mettendo nero su bianco le iniziative da portare avanti per combattere la peste suina. Tra maggio e giugno, dopo che verrà effettuato un corso da parte di Ats sul trattamento delle carni, partirà una caccia di selezione per l’abbattimento di 300 cinghiali lungo la dorsale confinante tra la Valle Staffora e la Val Curone, la zona maggiormente sensibile al problema legato alla peste suina.

E’ quanto scaturito da un incontro organizzato di concerto tra Regione, Provincia, Ambiti territoriali caccia, Ats e comuni andato in scena venerdì pomeriggio nella sala polifunzionale del comune di Val di Nizza. Si tratta di fatto della seconda fase che ha l’obiettivo di limitare la diffusione della peste suina che, dati alla mano, al momento non avrebbe ancora intaccato la zona oltrepadana.

All’incontro hanno preso parte 20 squadre di caccia tra cui alcune dell’Atc 5 di Varzi, guidato da Gabriele Scabini, e 4 di Casteggio; i sindaci di Val di Nizza Franco Campetti, Ponte Nizza Tino Pernigotti e del Brallo di Pregola Piergiacomo Gualdana. In prima fila Faustino Bertinotti in rappresentanza di Regione Lombardia, Marco Gelati responsabile caccia dell’Afcp Pavia-Lodi; Massimo Marrazzi funzionario regionale, Mario Chiari veterinario di Regione Lombardia che sta seguendo da vicino proprio la questione legata alla peste suina; Marina Patti e Gabriella Gagnone responsabili veterinarie di Ats Pavia; Caterina Gavenago e Raffaella Geremia dello studio Chirò che offrono consulenza all’Atc di Varzi.

Durante l’incontro di Val di Nizza i funzionari di Regione Lombardia hanno sottolineato che a brevissimo partirà una caccia di selezione per abbattere circa 300 capi di cinghiali nella zona cosiddetta sensibile. Undici sono i comuni a rischio peste suina: Rocca Susella, Montesegale, Menconico, Val di Nizza, Bagnaria, Santa Margherita di Staffora, Ponte Nizza, Brallo di Pregola, Varzi, Godiasco e Cecima. In quest’area si potrà uscire per l’abbattimento sia in selezione che in contenimento, due formule differenti gestite da una parte dall’Atc e dall’altra dalla Polizia provinciale.

“L’Atc 5 – sottolinea il suo presidente Gabriele Scabini – sta lavorando a 360 gradi e sta facendo tutto il possibile per arrivare alla terza domenica di settembre per aprire la caccia in piena sicurezza, debellando un problema che stiamo fronteggiando con il massimo impegno”. Regione Piemonte invece sta valutando l’ipotesi di partire a breve con il posizionamento di reti metalliche nelle zone maggiormente a rischio per evitare il proliferarsi della peste suina.

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