BRONI – “Dalla parte della democrazia, sempre”: è riassunto in una frase lo spirito con cui il Comune di Broni si appresta a celebrare i valori della Resistenza tra teatro, musica e momenti di riflessione sul significato della libertà.
Realizzato in sinergia con la locale sezione dell’Anpi, il programma dell’Anniversario della Liberazione d’Italia si aprirà alle ore 9.45 di lunedì 25 aprile con il ritrovo dei partecipanti sotto ai portici del palazzo municipale, prima della Messa delle ore 10:00 presso la Basilica di San Pietro Apostolo. Alle 11.00 si terrà la deposizione della corona d’alloro al Monumento della Resistenza di Villa Nuova Italia, cui faranno seguito i saluti del presidente della sezione Anpi “Libero Colombi” di Broni, Ernesto Bongiorni, e l’intervento del giornalista Roberto Lodigiani.
Le celebrazioni riprenderanno nel pomeriggio nel contesto della “Settimana della Resistenza”, organizzata in collaborazione con il Comune di Cigognola e l’associazione culturale “L’Officina delle Buone Idee”: alle 14:30 da Villa Nuova Italia partirà la Camminata della Resistenza con destinazione Cigognola, per un totale di 5,5 chilometri. Lungo il percorso, che sarà possibile svolgere anche con la compagnia dei propri amici a quattro zampe, verranno allestiti punti ristoro a cura dei volontari della Protezione Civile di Broni e Cigognola. All’arrivo, previsto per le ore 16:00, i musicisti Matteo Callegari e Silvia Mangiarotti proporranno un tributo a Fabrizio Deandré, sullo sfondo del momento di ristoro affidato alla Pro Loco di Cigognola.
La giornata si chiuderà alle 21:00 al Teatro Carbonetti di Broni con la rappresentazione “L’Austriaca”, di e con Sabine Liselotte Uitz. Lo spettacolo (a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Teatro o ai numeri 0385/54691 e 366/8190785) racconta in chiave personale e intima di persone che in qualche forma sono state toccate dal fenomeno del fascismo. «L’Austriaca – spiega Mara Scagni, consigliere comunale con delega alla Cultura – affronta la questione della fragilità dei ragazzi, e non solo, e della capacità di manipolazione che un sistema ha in tempi di crisi. In questo caso si tratta del fascismo in Europa dagli anni Venti agli anni Quaranta, ma il parallelismo con l’attualità è sorprendente. Il racconto è un intreccio di presente e passato, attraverso storie dentro altre storie. Un’anziana signora, chiamata “l’austriaca”, si ricorda della sua amica ebrea Lea Winterfeld e del proprio tradimento verso di lei: fa i conti con il proprio passato, essendo stata per tanti anni un fanatico membro della Gioventù Hitleriana, Hitlerjugend. Un’altra donna, la narratrice della storia dell’anziana, racconta invece del proprio nonno nazista e di come si sentisse sola in una famiglia che tollerava e accettava comportamenti razzisti. E appare anche Lea, l’amica scomparsa… Si tratta di un’occasione per riflettere insieme, riservata non solo ai più giovani».
«Superata l’emergenza sanitaria – commenta Christian Troni, assessore all’Organizzazione cerimonie istituzionali – è finalmente possibile tornare a celebrare queste importanti ricorrenze parte della nostra memoria e della nostra identità in presenza, riscoprendone il senso più autentico».
«Il 25 Aprile – interviene il sindaco Antonio Riviezzi – ci consente di tenere vivo il ricordo della Liberazione e di identificarci nei valori su cui è stata fondata la nostra Repubblica. Oggi più che mai abbiamo bisogno di rinnovare l’adesione alle istituzioni democratiche e alla cultura di rispetto che sta alla base della società italiana grazie alla Costituzione, perché è importante custodire il lascito di chi ha lottato, anche a costo della vita, per rovesciare la logica del sopruso e della violenza. Mi auguro che le celebrazioni dell’Anniversario della Liberazione d’Italia raccolgano la più ampia partecipazione da parte della cittadinanza».–