BRALLO DI PREGOLA – Ci sono volute oltre cinque ore di lavoro da parte di cinque squadre dei vigili del fuoco di Voghera e Varzi e del gruppo antincendio della Comunità montana dell’Oltrepo pavese per domare le fiamme che hanno devastato oltre un ettaro di terreno lungo la provinciale numero 89 che collega il Passo del Brallo al Passo Penice. In fumo oltre un ettaro di sottobosco. L’incendio è divampato ieri mattina intorno alle 8.30 lungo la provinciale che da Pregola porta al Penice, all’altezza del bivio della strada che scende verso Ceci, già in comune di Bobbio, in provincia di Piacenza.
Per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine che hanno effettuato un sopralluogo per verificare i danni causati dal rogo, ieri mattina un automobilista di passaggio ha allertato i vigili del fuoco segnalando un incendio, poco dopo l’abitato di Pregola lungo il sottobosco adiacente la scarpata della provinciale che porta al Passo della Scaparina verso il Penice.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Voghera, Varzi e il gruppo antincendio della Comunità montana dell’Oltrepo pavese. I lavori di spegnimento sono andati avanti per ore e solo attorno alle 15 l’incendio è stato domato. Nel tardo pomeriggio sono poi proseguite le opere di bonifica del sottobosco per evitare che il terreno particolarmente secco e il vento potessero alimentare nuovamente l’incendio. Si tratta del terzo rogo nel giro di pochi giorni sviluppatosi nella zona montana dell’Oltrepo: gli altri due si erano verificati alla frazione Bosmenso di Varzi e l’altro a Castellaro, sempre nel comune di Varzi.
La siccità e il vento rendono vulnerabile agli incendi tutta la zona: potrebbe essersi trattato del classico mozzicone di sigaretta lanciato dall’auto, ma non vi è certezza sulle cause dell’incendio. La Protezione civile mantiene ancora in vigore l’allerta arancione per gli incendi in tutta la zona. La mancanza di precipitazioni oltre al vento che già da ieri pomeriggio è tornato a soffiare con intensità lungo il crinale dell’Appennino sono ottime esche per favorire gli incendi. In tutta la zona vige il divieto assoluto di accensione di fuochi proprio per evitare la formazione di roghi.