PAVIA – Più di 20 mila imprese nelle campagne lombarde si trovano costrette in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione che superano di gran lunga quanto pagato agli agricoltori e allevatori per i loro prodotti. È quanto afferma la Coldiretti in base a un’analisi su dati Crea in riferimento agli effetti della guerra in Ucraina, in occasione del webinar organizzato dalla principale associazione di rappresentanza agricola per illustrare le misure per il credito messe in campo da Ismea a sostegno delle aziende agricole lombarde.
“L’appuntamento – sottolinea la Coldiretti – è stato un’occasione di confronto tra imprenditori agricoli, sistema bancario e referenti istituzionali. Tra gli interventi anche quelli di Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi; Angelo Frascarelli, presidente Ismea; Giorgio Venceslai, responsabile Direzione Servizi per le Imprese; Paolo Carra, vice presidente di Coldiretti Lombardia”.
“Nelle campagne italiane – precisa Coldiretti Pavia – si registrano aumenti dei costi che vanno dai concimi ai mangimi, fino all’energia e al gasolio. Una situazione che mette a rischio la tenuta economica delle imprese e impatta negativamente anche sulla loro capacità di investire per programmare il futuro”.
In questo contesto diventa quindi importante ogni misura volta a dare respiro agli imprenditori, a cominciare dal credito come quella che riguarda la possibilità di rinegoziare o ristrutturare i mutui agrari attraverso la garanzia gratuita fornita da Ismea. Un provvedimento sollecitato dalla Coldiretti e varato dal Governo che è stato al centro del webinar promosso dalla Coldiretti Lombardia.