VOGHERA E’ partito lunedì il secondo dei tre lotti di lavori che permetteranno di mettere in sicurezza il Ponte Rosso di Voghera. Con una spesa di 100mila euro nel corso del mese di aprile verranno realizzate le opere antisismiche della struttura posta tra via Negrotto Cambiaso e via Carlo Emanuele III. Nel frattempo si susseguono gli incontri tra comune, Asm e la ditta che ha vinto l’appalto per il consolidamento del ponte che prevedono un intervento di circa 700mila euro per mettere a punto il pianto di interventi.
Con queste ultime opere il ponte verrà riconsegnato ai vogheresi e sarà fruibile in piena sicurezza. A differenza del primo lotto, che aveva obbligato la chiusura del ponte sul torrente Staffora per permettere gli interventi del consolidamento della parte superiore, sia le opere antisismiche sia il terzo lotto che vedrà gli operai al lavoro nel consolidamento delle pile portanti, tutti i lavori verranno eseguiti nell’alveo dello Staffora e pertanto non sarà necessaria nessuna chiusura evitando in questo modo problemi alla viabilità come invece si erano registrati un anno fa.
“Da qualche giorno – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici del comune di Voghera, Giancarlo Gabba – sono partiti i lavori che riguardano la messa in sicurezza del ponte dal punto di vista antisismico. Nel frattempo stiamo lavorando insieme ad Asm per capire dove far passare provvisoriamente i servizi come luce, acqua e gas le cui tubazioni in questo momento si trovano proprio sotto il ponte ma che dovranno essere provvisoriamente sistemate altrove per permettere le opere di consolidamento previste con il terzo lotto”.
Per quanto riguarda l’isolamento sismico in corso da qualche giorno, in sostanza si provvederà all’inserimento nel ponte di dispositivi d’isolamento posti fra la sottostruttura, le pile, le spalle e la sovrastruttura. In questo modo in caso di terremoti il sistema d’isolamento che verrà inserito eviterà il crollo e allo stesso garantirà un’ondulazione tale da non creare problemi. Entro luglio invece dovrebbero partire le opere più consistenti che prevedono una spesa di circa 700mila euro. Si tratterà di un intervento che riguarderà la manutenzione delle pile e delle strutture in cemento armato.