PAVIA – Aumentano dell’1,5% in un anno le imprese agricole gestite da giovani nelle campagne lombarde. È quanto afferma la Coldiretti su dati del registro imprese a fine 2021, in occasione della presentazione della nuova legge regionale per i giovani illustrata dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini.
“Un provvedimento che ci ha visti coinvolti fin dalla prima fase della sua elaborazione – commenta Ludovico Lorini Sgariboldi, delegato Giovani Impresa Coldiretti Pavia – e che ci auguriamo possa essere uno strumento utile per mettere al centro le esigenze delle giovani generazioni in ogni settore a partire da quello agricolo, che l’emergenza Covid e l’attuale guerra in Ucraina stanno dimostrando essere centrale per il nostro Paese”.
Siamo pronti a partecipare attivamente ai futuri progetti e iniziative che da questa legge prenderanno piede – continua Coldiretti – a cominciare dall’osservatorio regionale sulle politiche giovanili, per rappresentare anche in questo contesto il contributo che i giovani agricoltori possono dare all’intera società a partire dal lavoro quotidiano nei campi.
I giovani – afferma Coldiretti Pavia – hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore, impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche all’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, fino alla sistemazione di parchi, giardini, strade e alla cura del paesaggio o alla produzione di energie rinnovabili.
Le nuove generazioni di agricoltori – conclude la Coldiretti – sono in prima fila anche nella rivoluzione digitale nelle campagne italiane con un’impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del rapporto del Centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di uno su tre (37%) usa i social network, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).