RIVANAZZANO TERME – “Una vita di stenti quella delle mucche dell’allevamento del podere “Il Santo” a Rivanazzano Terme un allevamento di vacche autoctone di razza Varzese”. Queste le comunicazioni verificate fin dai primi di gennaio alla sede di LEAL (Lega Antivivisezionista).
Le segnalazioni documentavano la condizione di mucche stremate dalla fame e decedute e di mucca lasciata agonizzare immersa nel fango, senza soccorsi e senza acqua. LEAL, tramite l’avvocato Annalisa Gasparre, ha presentato una denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Pavia, a seguito della quale il magistrato ha delegato i Carabinieri Forestali a svolgere accertamenti di polizia giudiziaria; sul caso pendono indagini penali.
“Come documentano le immagini integrate alla denuncia-querela per il reato di maltrattamento animale depositata presso la Procura del Tribunale di Pavia, i bovini, una ventina di individui adulti e due vitelli, – spiegano dagli uffici di Leal – hanno un profilo sanitario grave: sono defedati e in condizioni di estrema magrezza a causa del mangime inadatto e privo di nutrienti che viene loro somministrato ormai da mesi e dalla comprovata difficoltà ad accedere agli abbeveratoi. La denuncia tra l’altro evidenzia come il reato di maltrattamento di animali sia punito in base all’art. 544 ter c.p. e come sia previsto un aumento della pena nel caso in cui da tali fatti derivi la morte dell’animale”.
“Nella fattispecie in esame sussistono i requisiti per chiedere un sequestro cautelare preventivo – sottolinea l’avvocato Annalisa Gasparre che ha seguito la vicenda fin dagli esordi – e, infatti, questa è la direzione cui si sta giungendo in queste ore grazie alla collaborazione tra volontari, ATS e Corpo forestale, senza dimenticare il profilo dell’accertamento di eventuali omissioni relative alla gestione di un maltrattamento talmente palese da essere visibile a occhio nudo”.
Il sindaco di Rivanazzano Terme Marco Poggi ha emesso un’ordinanza su quanto richiesto dagli organi competenti (dipartimento di prevenzione veterinaria e corpo forestale) chiedendo di applicare le prescrizioni da loro impartite a tutela del benessere degli animali.
Gian Marco Prampolini Presidente LEAL dichiara che in caso di sequestro LEAL si rende disponibile a collaborare con l’Amministratore Fiduciario per creare sinergie affinché agli animali vengano assicurate le condizioni di vita ottimali in base alle esigenze etologiche della specie. “Sono sempre più numerosi i casi di mala gestione di varia natura negli allevamenti zootecnici. Inadempienze a trascuratezze inaccettabili dal punto di vista etico e sanitario a contrasto delle quali la nostra associazione si batte anche seguendo i casi segnalati”.
LEAL ha aperto una sottoscrizione di fondi per chi volesse contribuire alle cure e al mantenimento degli animali. Le coordinate per le donazioni sono specificate al link https://leal.it/donazioni/