VOGHERA – Le tragiche notizie provenienti dall’Ucraina impongono una concreta vicinanza da parte delle Istituzioni e della Comunità tutta, attraverso un’opera di coordinamento volta ad offrire un supporto alle popolazioni sotto attacco.
In questo senso, il Comune di Voghera è al lavoro insieme alle altre Istituzioni territoriali e al mondo del Volontariato per organizzare l’invio di aiuti concreti al popolo ucraino. Tutto questo parallelamente ad un lavoro di comunicazione con i 521 residenti di origine ucraina a Voghera, con l’intento di poter essere d’aiuto ai parenti che risiedono in Ucraina e che stanno vivendo ore e giorni di terribile incertezza, pericolo, dolore.
“Le notizie che ci arrivano dall’Ucraina destano in tutti noi grande preoccupazione e sentimenti di vicinanza– le parole del Sindaco di Voghera Paola Garlaschelli -; come Amministrazione comunale ci stiamo attivando sia tramite i canali istituzionali della Prefettura sia relazionandoci con il mondo del volontariato per offrire il nostro supporto in uno spirito di collaborazione. Lavoriamo per definire un’organizzazione coordinata che possa garantire l’invio di aiuti concreti alla popolazione ucraina. Stiamo valutando alcuni spazi comunali da poter mettere a disposizione per la raccolta di beni destinati appunto alle zone colpite. In queste ore ci sarà un incontro con il Prefetto al quale relazioneremo rispetto alle nostre disponibilità. Voghera è vicina e solidale con il popolo ucraino e saprà fare la sua parte al meglio per partecipare all’organizzare di possibili iniziative ritenute utili alla causa”.
“In città abbiamo 521 residenti di origine ucraina– aggiunge l’Assessore ai Servizi Sociali Federico Taverna -, il nostro ruolo sarà quello di favorire e sviluppare una comunicazione con loro, i loro rappresentanti e le associazioni di volontariato anche per capire come poter essere d’aiuto ai loro parenti che oggi vivono in Ucraina. Stiamo collaborando con il Terzo Settore e la Prefettura e assicuriamo l’attenzione dell’amministrazione e dei servizi sociali sulla vicenda”.